Ask.com torna alle origini

Nonostante gli investimenti milionari, il motore di ricerca Ask.com non ha ottenuto i risultati sperati nella lotta contro Google. Il portale solleva dunque bandiera bianca, taglia 40 esuberi e ritorna alle origini, quando ancora c'era "Jeeves"
Ask.com torna alle origini
Nonostante gli investimenti milionari, il motore di ricerca Ask.com non ha ottenuto i risultati sperati nella lotta contro Google. Il portale solleva dunque bandiera bianca, taglia 40 esuberi e ritorna alle origini, quando ancora c'era "Jeeves"

Sembra ormai deciso: il motore di ricerca Ask.com sarà riorganizzato e smetterà di inseguire Google. La difficile decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione della società, che mira a un completo rilancio del portale. Secondo i progetti dei suoi dirigenti, Ask.com tornerà alle origini fornendo servizi dedicati e risposte alle curiosità degli utenti.

La nuova scelta industriale coinvolge anche il personale della società. Il consiglio di amministrazione ha, infatti, optato per il licenziamento di una quarantina di esuberi, pari a circa l’8% dell’intera forza lavoro di Ask.com. Il taglio delle risorse umane rientra nel piano di rinnovo e ricollocazione del brand della società, che tornerà a fornire risposte personalizzate alle domande degli utenti. Il ritorno alle origini del motore di ricerca, riporterà in auge i principali argomenti ricercati dagli utenti come: consigli per le ricette gastronomiche, gli hobby, la salute e il tempo libero.

La decisione di ridimensionare e riorganizzare il motore di ricerca deriva dalle basse prestazioni ottenute da Ask.com come motore di ricerca “generalista”. Nonostante l’investimento di decine di milioni di dollari nell’ultimo biennio, la società non è riuscita a conquistare gli spazi sperati nell’affollato mercato dei motori di ricerca online. La predominanza di Google non ha consentito ad Ask.com di aumentare il proprio peso online, fermo ad appena il 4,5% rispetto al 58,5% registrato da Mountain View nello scorso gennaio. Gli enormi sforzi, economici e tecnici, si sono dunque rivelati inutili, a tal punto da spingere Ask.com a ritirarsi dalla competizione. Attraverso l’implementazione di servizi maggiormente specifici e orientati sulle esigenze dei singoli utenti, Ask.com mira ad eccellere in un mercato maggiormente di nicchia, in cui la vera sfida è attrarre nuovi clienti a prescindere dalla predominanza di Google, Yahoo e Microsoft Live.

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