Il produttore di microchip Texas Instruments, utilizzati nel 50% circa dei telefonini del mondo, si è visto costretto a rivedere le stime di vendita e profitto per il primo trimestre del 2008. La revisione dei forecast finanziari sarebbe stata condizionata dalla decisione di uno dei principali clienti della società di ridurre sensibilmente gli ordini. Per questioni di riservatezza, Texas Instruments non ha diffuso il nome della compagnia coinvolta.
Tra le principali “indiziate” risultano le società Nokia e Sony Ericsson, che nel corso del 2007 avevano ventilato in più occasioni la possibilità di una sensibile riduzione degli ordini di chip Texas Instruments per approdare verso nuovi, e più economici, fornitori. Alle luce degli ultimi sviluppi, la compagnia di Dallas prevede una chiusura del primo trimestre con guadagni intorno ai 43 centesimi di dollaro per azione, circa tre centesimi in meno rispetto alle proiezioni formulate nel mese di gennaio. Il volume di vendite dovrebbe aggirarsi tra i 3,21 e i 3,35 miliardi di dollari, una cifra sensibilmente al di sotto dei 3,4 miliardi di dollari previsti appena due mesi fa.
Secondo Ron Slaymaker, vicepresidente di Texas Instruments, i minori introiti previsti per la sua società non sarebbero dovuti alla perdita di ordini, ma al generale rallentamento dell’economia e alla sensibile diminuzione della richiesta di chip nei mercati internazionali. Nonostante le rassicurazioni del suo dirigente, le quotazioni della società di Dallas hanno perso nella giornata di ieri il 3,2%. Una perdita contenuta, mitigata dalla giornata di euforia finanziaria che ha portato quasi tutti i titoli del listono tecnologico americano a crescite comprese tra i 4 e i 5 punti percentuali.
Stando ai primi dati, numerosi analisti ritengono che sia stata Nokia a ridurre sensibilmente i propri ordini presso Texas Instruments. La società finlandese sarebbe, infatti, l’unica in grado di condizionare così pesantemente i bilanci di TI tagliando i propri ordini. Le notizie sul sensibile rallentamento delle vendite dei dispositivi 3G confermerebbero le ipotesi degli analisti finanziari. Il titolo Nokia ha subìto pesanti oscillazioni nella giornata di ieri, chiudendo poi intorno a -1.72%.