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Nell’ambito dei servizi web 2.0 ci si può incontrare su Internet per vari scopi: per condividere esperienze e per collaborare insieme al raggiungimento di un obiettivo comune. L’idea portante è quella dello scambio: conoscenze, materiali, contenuti da rendere fruibili a tutti. Un concetto che ha un’enorme portata a livello di socialità, soprattutto quando essa serve ad un fine utile, come nel caso di LiveMocha, un servizio (già segnalato su Webnews) gratuito messo a punto da una società di Seattle, grazie al quale si possono imparare le lingue direttamente sul web.
Dopo che ci si è iscritti, si deve indicare la lingua madre e quella, o quelle, che si vogliono apprendere, potendo scegliere anche il livello di apprendimento. Si può scegliere fra Inglese, Tedesco, Spagnolo, Francese, Cinese, Hindi, Italiano ecc., per un totale di circa 20.
Ma l’idea innovativa consiste nel fatto che, tra gli strumenti messi a disposizione degli utenti per studiare e imparare, oltre agli esercizi interattivi di lettura, scrittura e pronuncia, con la possibilità di ascoltare anche apposite registrazioni audio, ci sono anche chat di testo e vocale in cui si può parlare con i propri compagni di studio.
In questo modo, oltre ad usufruire dell’aiuto messo a disposizione dai tutor, si possono scambiare opinioni sull’andamento dell’apprendimento, sulle difficoltà incontrate, sulle motivazioni che spingono ad imparare una nuova lingua, sugli interessi comuni.
Insomma si viene a creare un vero e proprio spazio sociale, dove la possibilità offerta di imparare una lingua straniera diventa un’occasione per confrontarsi e per interagire.
L’incontro in rete diventa un modo per intrecciare relazioni sociali, per condividere con gli altri un’esperienza che arricchisce e amplia i modelli linguistici e culturali di ognuno.