Una sola discussione sembra aver tenuto banco nei giorni del periodo pasquale su Webnews: “cosa caspita significa veramente Firefox, il nome del browser di Mozilla?”. Proviamo a dare una breve risposta all’arcano senza dover necessariamente tirare in ballo Piero Angela.
Stretto dalla necessità di non compiere un numero eccessivo di ripetizioni, nell’articolo dedicato all’imminente rilascio della nuova versione di Firefox, ho indicato l’applicativo per navigare sul Web di Mozilla come il browser della “volpe”. Proverbialmente, anche in questo caso la fretta è stata cattiva consigliera. Già, perché come ha ricordato gentilmente un lettore dell’articolo, il nome dell’amato browser tra i più utilizzati al mondo non fa riferimento alla volpe, ma a un altro mammifero: il Panda Rosso. Nonostante nell’articolo avessi successivamente deciso di linkare la pagina del sito di Mozilla in cui si specificava la scelta di utilizzare Firefox/Red Panda come nome per l’applicativo, nei commenti al pezzo si è scatenata una simpatica discussione sulla reale identità dell’animale legato al browser. Volpe di fuoco? Panda Rosso? Volpe Rossa? Volpe alla guida di una Panda rossa?
In tempi non sospetti la vicenda deve aver interessato molti utenti del browser, tanto da spingere Mozilla a creare una FAQ espressamente dedicata al brand del suo applicativo. Alla domanda “Perchè Firefox?” così risponde il sito Web:
Assomiglia a Firebird. E’ facile da ricordare. Suona bene. E’ unico. Ci piace. E non abbiamo trovato nessun altro progetto o società in possesso di un browser con un nome anche lontanamente simile al nostro. Firefox è un altro modo per chiamare il Panda Rosso.
Dunque a differenza del nome, che oggettivamente potrebbe trarre in inganno, l’animale legato al browser di Mozilla non ha nulla a che vedere con le volpi. Il Panda Rosso, o Panda Minore, è un simpatico mammifero, ultimo rappresentate della famiglia Ailuridae. Vive prevalentemente nelle foreste del Nepal e non naviga mai su Internet. Il colore della sua pelliccia tende al rosso e il musetto lievemente affilato può far sembrare il panda rosso un lontano parente della volpe rossa, benché appartengano a specie estremamente differenti. Espletata la parentesi in stile Super Quark, torniamo al software.
Oltre al nome, ambiguo e fuorviante per i più, ad aumentare la confusione intorno al quadrupede di Mozilla ci ha pensato anche John Hicks, l’autore del logo del browser. Nel suo blog, il designer ammette candidamente di non essersi ispirato all’immagine del panda rosso, come forse logica avrebbe voluto, ma a un bozzetto che aveva realizzato dopo aver visionato un’illustrazione giapponese di una volpe. Benché l’animale nel logo definitivo sia visto di spalle, è abbastanza evidente come il muso allungato e affilato ricordi più quello di una volpe rispetto al profilo di un panda rosso. Morale: l’ufficio complicazione cose semplici pare aver funzionato a meraviglia.
Fortunatamente il conflitto tra nome e logo non influisce sulla stabilità del browser… ma solo su quella dei suoi utenti.