Brutta figura per il social network più in voga in questi mesi. Sfruttando un baco del sistema di sicurezza di Facebook, un informatico ha infatti dimostrato come sia stato possibile per lungo tempo poter accedere agli archivi di fotografie private degli utenti.
Si tratta davvero di un brutto colpo per Facebook che rischia di diventare un precedente a sfavore della reputazione dei social network e, più in generale, dei servizi Web 2.0. Quali garanzie hanno gli utenti che i propri contributi multimediali siano gestiti con le opportune misure di sicurezza?
Pur essendo un social network tipicamente dedicato a scopi personali e non professionali (pensiamo se un evento del genere fosse stato rilevato per LinkedIn o Viadeo), la tutela della privacy e la garanzia di poter servirsi di piattaforme sicure sono fattori di vitale importanza nell’era dei social network. Fortunatamente con qualche accorgimento si può aumentare il livello di sicurezza dei dati personali.
Certo, nessun sistema informatico è totalmente sicuro, ma se in gioco ci sono foto, video o informazioni di carattere fortemente privato non sarebbe forse il caso che qualcuno (un ente indipendente, il garante della privacy ecc.) verificassero e certificassero l’affidabilità di un servizio Web di questo tipo?