Il low cost fa finalmente crollare il mito della qualità

Il low cost fa finalmente crollare il mito della qualità

Esiste un intero settore del low cost che sta prendendo piede ed è quello informatico. Ben più in là del laptop da 100$ di Negroponte o del suo concorrente, il Classmate di Intel, esiste una dimensione sempre più importante di essenzialità.

E’ un trend non degli ultimi mesi ma degli ultimi anni che è solo iniziato con le tecnologie per il terzo mondo e che dalla richiesta che c’è stata di quei prodotti nel primo mondo ha mosso i passi. Ora il punto di arrivo più clamoroso sembrano essere due oggetti che contemporaneamente stanno facendo parlare di sè.

Il primo è l’eee Pc che è difficile che non abbiate sentito nominare ed è anche difficile che abbiate, perchè le scorte sono finite dovunque, nei negozi bisogna mettersi in fila per prenotarlo e su internet si paga a prezzi molto superiori al suo valore (299?) e l’altro è il Flip un device più nuovo ma non meno interessante.

L’eee Pc è della Asus, un portatile minuscolo dotato di connettività WiFi, Webcam, mouse touchpad e un po’ di prese tra ethernet e USB ma nessun drive disc. Monta sistema operativo Linux ed è perfetto per fare l’essenziale in viaggio, non pesa nulla e si infila dove volete con praticità (nel mio ultimo viaggio la borsa del portatile pesava più di quella dei vestiti, giuro!). Qui Webnews lo recensisce più nel dettaglio e qui più nell’aspetto.

L’altro, il Flip è invece una videocamera grande quanto un telefonino, ma che fa solo le riprese. Ancora di più non ha zoom (se uno stupidissimo effetto ingrandimento), non ha funzioni, non ha impostazioni, non ha nulla. Ha un pulsante che fa iniziare e finire la registrazione e uno per il playback, un disco rigido interno da 1 o 2 Gb (30 o 60 minuti) e una presa USB per collegare tutto al pc (compreso un software di editing primordiale). La risoluzione è quella da televisione (640×480 e 30fps) e la qualità è molto buona. Il prezzo è 180$.

Ma il motivo per cui parlo di questi due device è il fatto che stiano andando a ruba, cioè che abbiano palesemente incontrato un bisogno fortissimo nei consumatori, che non è solo il bisogno di tecnologia a basso costo ma soprattutto quello di tecnologia che faccia poco.

E’ il crollo totale del mito della qualità e della funzionalità degli oggetti spesso sbandierato dalle case di produzione come giustificazione agli aumenti di prezzo.

Esiste una grandissima fascia, più grande di quello che si pensi, che vuole un pc che fa poche cose essenziali e un videocamera che faccia bene e facilmente poche cose e allo stesso modo non si può non notare come esista anche una grande massa di persone cui non importa di ascoltare musica in cattiva qualità se è gratuita. Una massa che scarica film che si vedono male perchè ripresi nei cinema e che non è disposta a pagare un prezzo bassissimo (1? per la musica e 10? per un film) per avere un deciso salto di qualità, poichè la qualità non gli interessa.

La “gente” non vuole la qualità, vuole il risultato. E chi lo capisce vince.

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