Sony e Apple hanno raggiunto un accordo per quanto concerne il risarcimento danni chiesto nel luglio 2007 da una coppia giapponese vittima delle famigerate batterie ‘esplosive’ prodotte dal colosso giapponese; i coniugi potranno disporre di 1.3 milioni yen (circa 8.000 euro) come indennizzo per il piccolo incendio provocato dal Mac in fiamme e per lo shock prodotto dalla vicenda.
La coppia giapponese aveva inizialmente citato in giudizio per l’accaduto la sola Apple , affermando che «il fuoco aveva bruciato parte del pavimento e del tappeto e che il marito aveva riportato delle bruciature alle dita nel tentativo di portare il computer al di fuori della casa. La salute della moglie era stata invece minata dallo shock provocato dall’incidente» (fonte Dow Jones). Il risarcimento iniziale richiesto era pari a un milione di yen, cifra che è stata successivamente raddoppiata in seguito ad un iniziale rifiuto di pagamento da parte di Apple, fattore che ha inoltre portato la coppia a tirare in ballo nell’accusa anche Sony.
La richiesta di due milioni di yen è stata comunque giudicata eccessiva da parte di Apple, la quale ha abbassato l’offerta a 1,3 milioni di yen, mentre Sony, seppur disposta a contribuire al risarcimento, sottolinea come il nesso tra l’incendio e la batteria da lei prodotta sia tuttora ancora tutto da dimostrare.