In Italia il monopolio della banda larga è chiaramente e solidamente nella mani di Telecom da sempre. I provider Wholesale che dipendono da lei al 100% poco possono e anche gli operatori in Ull fanno fatica a competere in quanto la copertura delle centrali è molto dispendiosa.
Ma qualcosa forse sta cambiando, perchè Vodafone ha deciso di entrare in maniera decisa nel mercato della banda larga italiana. E lo fa davvero alla grande decidendo di realizzare un sua propria rete in maniera da dipendere il meno possibile da Telecom.
Dopo l’acquisizione di Tele 2, Vodafone ha in mente di realizzare entro pochi mesi 1000 punti d’accesso personali in Italia.
Ovviamente parliamo di soluzioni Ull, Bitstream… e per le dorsali in fibra Vodafone utilizzerà una soluzione mista. Quindi fibra sua e fibra affittata da Infratel.
E in ballo rimane ancora l’acquisizione di Tiscali di cui Vodafone è il principale interessato. In caso dovesse rilevare anche il provider sardo verrebbero ereditati anche i suoi numerosi punti d’accesso sul territorio nazionale, oltre alla sua rete in fibra che è una delle più moderne d’Europa.
Lo scopo di Vodafone è quello di entrare nel mercato della banda larga non solo nel segmento entry level, cioè quello casalingo (dove operava Tele 2) ma anche in quello business dovrebbe offrirebbe servizi di valore aggiunto.
Un progetto ambizioso che sicuramente se portato a termine potrebbe rivoluzionare il panorama dello sviluppo della banda larga nostrana.
Da troppo tempo non si vedevano nuovi “veri” rivali di Telecom capaci di muovere le acque e di portare innovazione.