Una mossa a sorpresa mette Office 2007 improvvisamente dalla parte della ragione: la suite di casa Microsoft, infatti, a partire dai primi mesi del 2009 supporterà nativamente il formato OpenDocument oggi legato primariamente alla suite concorrente OpenOffice. Una mossa a sorpresa, un piccolo colpo di teatro, ma qualcosa che a breve giro di posta riceve il plauso generale di quanti convengono sull’opportunità di un più esteso supporto degli standard da parte di quella che è la suite di produttività più diffusa al mondo.
La sorpresa deriva dal fatto che Microsoft fino ad oggi aveva portato avanti (non senza polemiche) un formato alternativo e concorrente all’ODF. OOXML, infatti, è destinato a divenire uno standard ISO nonostante votazioni ampiamente discusse e criticate. Ma ora che il risultato è raggiunto Microsoft non ne approfitta e promette di supportare quel formato che, secondo molti, avrebbe solo avuto da perdere dalle iniziative oppositive della casa di Redmond. OpenDocument Format 1.1 sarà ufficialmente supportato da Office 2007 al momento della distribuzione del Service Pack 2 previsto l’anno venturo. Fino ad oggi Microsoft aveva sempre e solo parlato di ponti tra ODF e OOXML costituiti da software di conversione, ma ora tutto cambia: il supporto sarà nativo e parallelo, così che i due formati potranno ora convivere all’interno della suite. Tom Robertson, general manager della sezione Interoperability and Standards in Microsoft, spiega che la scelta deriva direttamente da una domanda di mercato che utenti ed istituzioni stanno portando avanti ormai da tempo. Tali istanze hanno convinto Microsoft a collaborare attivamente e, nonostante serviranno non pochi mesi prima di avere qualcosa di concreto, l’impegno è ormai preso pubblicamente.
Parimenti a quanto portato avanti con ODF, anche in questo caso nel nome della promessa interoperabilità, Microsoft intende portare nativamente in Office anche il supporto al formato Portable Document Format (PDF 1.5). L’iniziativa, inizialmente bloccata da Sun alla luce delle strategie ostruzionistiche concretizzatesi a Redmond nel formato XPS (XML Paper Specification), potrebbe giungere a compimento in un SP2 che si preannuncia a questo punto molto importante per il futuro della suite Microsoft (elemento portante dei bilanci del gruppo assieme alla divisione dedita ai sistemi operativi della famiglia Windows).
Non tutti però cedono immediatamente al fair play nei confronti di Microsoft, per cui viene anzi riservata accoglienza in certi casi decisamente fredda. Il legale Carlo Piana, ad esempio, spiega che «è troppo poco e troppo tardi», così come Thomas Vinje (al pari di Piana vicino al versante open source) spiega che comprendere ODF in Office non può bastare: se ODF non diventa il formato principale adottato, l’utenza nella gran parte dei casi non lo adopererà e ciò comporta effetti minimali che vanno poco oltre la semplice questione formale.
L’annuncio Microsoft annovera anche novità su OOXML, per cui si preannuncia un più esteso supporto a partire da Office 14, la prossima grande release della suite (per cui non v’è ovviamente ancora alcuna data di rilascio).