La vicenda delle dichiarazioni dei redditi immesse online e quindi sul circuito delle Reti P2P ha fatto notevolmente parlare gli italiani negli ultimi giorni e continua a suscitare la curiosità di molti.
Giunge da Roma la notizia che la locale Procura della Repubblica ha iscritto nel registro degli indagati un dipendente comunale reo di aver venduto, alla modica cifra di 20 euro, le dichiarazioni dei redditi che il Garante per la privacy aveva giustamente fatto rimuovere dal Web.
Ovviamente la principale accusa nei confronti dell’improvvisato furbo commerciante è quella di violazione della privacy.
Secondo gli inquirenti è solo il primo di una lunga serie di persone che quanto prima dovranno rendere conto alla Giustizia delle loro malefatte.
Naturalmente, è superfluo dirlo, ma anche l’ex Direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato iscritto nel registro degli indagati dai magistrati romani.