Al crescere del potere e dell’influenza di Google crescono le voci e le paure sul fatto che una sola entità controlli troppo, ma come si rifanno vive tali voci puntualmente arriva da Mountain View un’azione in totale controtendenza con gli atteggiamenti delle grandi compagnie che riporta l’attenzione su sul motto “Don’t Be Evil”.
È la volta della net neutrality, tema al centro di un forte dibattito da molto tempo e in particolare in seguito agli avvenimenti che hanno visto Comcast al centro di una pesante causa legale e anche il governo impegnato nel dibattito. Google si è pronunciato decisamente a favore della neutralità nel trattamento dei dati in rete, a prescindere dal loro contenuto e dal loro scopo, attraverso un’applicazione. Il software, che non è dato sapere quando e in che forma prenderà vita, consentirà a chiunque di controllare come vengono trattati i propri dati ed eventualmente lamentarsi o segnalare gli abusi del proprio ISP.
L’annuncio è arrivato da Richard Whitt, direttore della policy di Mountain View, durante una discussione che si è tenuta all’Università di Santa Clara e che ha coinvolto alcuni dei massimi esponenti sul tema net neutrality. Come riporta il Register, Whitt ha affermato: «Se gli ISP non ci dicono esattamente che succede vogliamo dare agli utenti il potere di capirlo da soli. Le forze che abbiamo contro sono reali e potenti. Sono dovo sono da decenni e hanno le tasche molto profonde. Hanno importanti legami con quelli di Washington e forse possiamo trasformare questo dibattito in una guerra ad armi pari sul piano dei software invece che della politica».
Inoltre, durante la conversazione, Whitt ha avuto modo di spiegare che secondo Google il vero problema della net neutrality non è il traffico internazionale ma proprio l’ultimo miglio, cioè il potere dei fornitori di connettività wireless. Al contrario, giornalisti ed opinionisti come George Ou e Richard Bennett si sono pronunciati per la disparità di trattamento dei dati che consentirebbe la concentrazione in pochi network efficienti e ben strutturati evitando la dispersione dell’informazione in tanti piccoli network.