Come preannunciato sul blog di PMI.it, dove abbiamo parlato del premio StartUp2.0, vediamo un po’ più da vicino alcuni tra i progetti che ci sembrano più significativi.
Tralasciamo momentaneamente il vincitore, Zilok, sito dedicato al mettere in contatto persone che cercano o offrono prodotti in noleggio. Non perché non sia un servizio valido, anzi, ma solo perché è attivo solo negli Stati Uniti, Francia, Olanda e Regno Unito. Per il momeno, quindi, noi lettori italiani dobbiamo accontentarci di guardare, nell’attesa che venga esteso anche al nostro Paese, o che qualcuno ne inauguri uno simile.
Parliamo dunque di UnltdWorld, arrivato dopo i voti della giuria al secondo posto, e nella precedente e parziale classifica di gradimento del pubblico in cinquantasettesima posizione. Davvero un bel balzo.
UnltdWorld è un servizio che definirei aperto, nel senso che offre un ambiente di lavoro piuttosto libero, e non vincolato a determinate funzioni. In questo senso, forse, la sua utilità può non apparire del tutto evidente a prima vista, o essere considerato doppione rispetto a servizi – o combinazioni di servizi – esistenti.
Vale però ripetere quanto già detto per Famundo, evidenziando cioè la comodità di avere un unico strumento di gestione per le attività in questione. In questo caso, inoltre, è anche l’avere una comune area tematica di riferimento a costituire un vantaggio e una ragione d’essere del sito, perché permette il vero e proprio incontro tra persone con interessi comuni, che è poi l’anima del Web 2.0. Ma queste sono riflessioni più generali, magari da sviluppare in un altro momento.
Tornando a UnltdWorld, lo scopo è dunque quello di fornire occasioni di connessione e condivisione tra imprenditori impegnati nel sociale, organizzazioni e privati.
È possibile pubblicare e rendere disponibili documenti, link, eventi, commenti, prodotti, foto, più in generale informazioni e risorse. L’area Questions & Answers permette inoltre di creare domande e ricevere o fornire risposte su questioni rilevanti.
Grazie all’ambiente Gruppi è poi possibile creare o unirsi a delle sottoaree già esistenti per concentrare la conversazione su argomenti più determinati e specifici.
Infine, per chi volesse seguire più da vicino le attività del sito, oltre alle pagine dell’about e a questa presentazione (PDF), è presente un blog.
Nei prossimi giorni vedremo altri servizi che hanno partecipato a StartUp2.0. Non sarà possibile parlare di tutti, perché sono, come detto, più di 170, però se avete qualche preferenza potete esprimerla nei commenti.