La domanda è più che legittima visto il prezzo stracciato del nuovo gingillo dell’azienda di Cupertino per i consumatori statunitensi. Ebbene, secondo alcune stime fatte da iSuppli calcolando il prezzo di ogni singolo componente, un’iPhone 3G non dovrebbe costare ad Apple più di 173$.
Alla luce di questo calcolo approssimativo, Apple guadagna appena 26$ per ogni unità venduta. Qualcuno si è quindi potuto togliere qualche dubbio sul prezzo effettivamente troppo basso per un dispositivo di così grande presa sul pubblico: evidentemente l’intelligenza dei creatori del telefonino è risieduta nel fatto che i componenti interni utilizzati sono sì economici, ma comunque buoni e probabilmente è stata fatta una ricerca accurata per stabilire dove si poteva spendere meno. In effetti i pezzi più costosi sono risultati essere la memoria flash NAND e il display touchscreen, entrambi poco sopra i 20$.
Per poter ottenere un calcolo più preciso, sarà necessario che l’iPhone 3G sia disponibile sul mercato: in tal caso iSuppli promette di “vivisezionarne” uno per poter vedere la marca e il modello di ciascun singolo componente utilizzato e poter fare quindi una stima più accurata.
Perché sono allora necessarie cifre astronomiche per acquistare l’iPhone 3G qui in Italia? Alla base di tutto ci sono i diritti, le pesanti royalties che TIM e Vodafone devono necessariamente versare all’azienda produttrice per poter ottenere il diritto di vendita nel nostro paese. E forse allora comprendiamo dove guadagna veramente Apple.