Sembra proprio che Microsoft abbia troppa dimestichezza con l’hardware per videogiochi. Continuano ad aumentare, infatti, le richieste di riparazione delle Xbox360, ora pure nella versione Elite, e anche altri device di Redmond sembrano registrare problemi.
Dopo almeno tre decenni di consolidamento della propria posizione e della propria esperienza nel campo del business immateriale, cioè dei software, con la sua prima console Microsoft si è buttata anche nel mondo del materiale e sembra ora pagarne pesante scotto. Il totale dei costi di riparazione che la società dovrà affrontare è di circa 600 milioni di euro, una cifra raggiunta recentemente a causa del “red ring of death” riscontrati anche sulla Xbox Elite, un modello della console che sembrava immune dai problemi registrati con le altre versioni. I sintomi sono costanti e chiari: prima la console si blocca sempre più di frequente e poi arriva “l’anello rosso della morte”, cioè il led luminoso intorno al pulsante di accensione della console da verde diventa rosso, sintomo che qualcosa di serio non va. Inoltre Microsoft ha dovuto sborsare altri 500 milioni di sterline per ritirare i suoi alimentatori dopo che ben 300 hanno preso fuoco.
E non solo le console presentano problemi nel 33% dei casi: l’anno scorso anche ben 230.000 volanti Microsoft sono stati mandati in assistenza ancora in garanzia per problemi di surriscaldamento. Tuttavia da Redmond continuano ad arrivare parole rassicuranti. Come riporta The Mirror: «La maggior parte dei possessori di Xbox360 è perfettamente soddisfatto con la propria console».
Nonostante l’apparenza, però, il gruppo non è certo ignaro del problema tanto da premunirsi da eventuali guai ulteriori estendendo la garanzia di tre anni proprio a seguito alle molte proteste che vanno accumulandosi.