Nonostante sia l’era del digitale, di Internet e del VoIP molte persone o aziende hanno comunque ancora bisogno del buon vecchio FAX.
È così quindi che molti si dilettano nel cercare di far funzionare quella particolare tecnologia conosciuta sotto il nome di Fax over IP.
Il FAX non può essere purtroppo messo sullo stesso piano di un telefono analogico che può semplicemente essere collegato a un ATA. Il motivo risiede nel fatto che il segnale analogico per transitare su Internet deve essere compresso attraverso uno dei tanti codec messi a disposizione. Il problema è che questi codec sono strutturati per comprimere il segnale analogico della frequenza della voce umana e non il segnale analogico come può essere quello del FAX. Altro problema è dovuto alla latenza che si presenta in una connessione ADSL e che invece non esiste in una linea PSTN.
Oggi giorno ci sono comunque diverse soluzioni per l’utilizzo del FAX in ambienti full VoIP, alcune semplici e altre un po’ più laboriose.
La prima soluzione adottata molto spesso in quanto risulta essere la più semplice, è quella di lasciare il fax fuori dall’ambiente VoIP, collegato quindi in stand-alone a una linea PSTN dedicata, facendolo lavorare quindi in maniera indipendente.
La seconda soluzione, molto più tecnologia, fa si che venga eliminato il Fax fisico, introducendo invece un servizio chiamato Fax-to-Mail che permette di ricevere e inviare fax direttamente tramite il proprio indirizzo di posta elettronica collegato a sua volta a un numero geografico VoIP. Questa soluzione ha il beneficio di eliminare completamente ogni apparato FAX e di non dedicare a esso una linea PSTN. Molti provider VoIP forniscono oggi questo tipo di servizio a prezzi vantaggiosi.
Esistono poi delle soluzioni che impiegano direttamente il FAX analogico nel environment VoIP. La prima soluzione di questo tipo è quella di utilizzare il codec G711 (utilizzato anche nelle linee ISDN) e una ADSL di quelle marchiate come “fast”, che hanno quindi una latenza e una perdita di pacchetti molto bassa. Non è sufficiente comunque questo per riuscire a trasportare il fax su IP senza incorrere in problemi.
È consigliabile infatti ridurre la velocità del vostro apparecchio FAX a una velocità di massimo 7200 baud. Ovviamente sulla rete è consigliabile applicare politiche di QOS, in quanto in caso di saturazione di banda dovuta a pesanti upload o download via FTP o a usi massicci di programmi p2p, la trasmissione del FAX non avverrà correttamente.
Un’ultima soluzione è l’utilizzo del protocollo T.38. Il protocollo T.38 è stato studiato proprio per l’utilizzo del FAX attraverso reti di computer. Da notare che per utilizzare questa soluzione è necessario avere un FAX che sopporti tale protocollo e avere un gateway che permetta di portare il segnale T.38 in segnale VoIP. Il FAX andrà collegato quindi al gateway T.38 collegato a sua volta alla rete VoIP.
Come potete quindi vedere anche il FAX non risulta essere un problema per il VoIP. Questo tanto amato dispositivo può quindi convivere tranquillamente in una rete Voice Over IP, sia esso fisicamente attaccato a una linea indipendente, a un gateway T.38, a un semplice ATA oppure in maniera virtuale attraverso mail e numeri geografici.