La notizia ripresa dal numerose fonti Web del lancio del nuovo motore Cuil.com ha destato un certo scalpore per via degli ambiziosi proclami dei realizzatori sulla quantità di pagine indicizzate dal neonato concorrente di Google.
Cuil rispetto a Google ha un archivio molto più grande, circa tre volte tanto a quanto pare. Il fatto è che, come spesso accade, non sempre le dimensioni sono tutto. I primi test svolti in prima persona mi hanno infatti subito indotto a pensare che forse l’enorme mole di dati offerta da Cuil non sia un vantaggio rispetto a quei “pochi” trovati da Google, anzi…
Il differente approccio alla ricerca di Cuil che, al contrario di Google che punta a far emergere i risultati più popolari (ovvero quelli scelti dagli utenti, un motore 2.0 ante litteram), effettua calcoli sulla pertinenza dei contenuti alle parole chiave di ricerca, porta a risultati che lasciano abbastanza sorpresi.
Sorpresi perché, obiettivamente, vengono visualizzati numerosi risultati non visibili da Google, ma anche, e soprattutto, perché l’impressione che si ha è che siano i risultati “sbagliati”.
Forse per via delle chiavi utilizzate (il mio nome e cognome…) tipicamente presenti in pagine di siti italiani, forse per una scarsa abitudine a utilizzare un sistema di ricerca diverso da Google, il livello di soddisfazione personale offerto da Cuil è al momento molto basso. Certo, si tratta di un neonato che deve crescere, magari non in dimensioni ma in agilità!