I Marillion,gruppo rock britannico, hanno deciso di distribuire il loro nuovo album sui principali circuiti di file sharing, anche in quello Torrent, sfruttando il tracker The Pirate Bay, la famigerata baia non più accessibile in Italia. In pratica un free download autorizzato dagli stessi artisti.
Intanto, oltre ad essere disponibile nei circuiti di filesharing, le canzoni dell’album sono disponibili anche nel sito Musicglue.com, scaricabili in formato MP3 e WMA.
Cosa può portare un gruppo rock ad agire in questo modo? Forse hanno capito che invece di opporsi a quello che ormai sembra un fenomeno inarrestabile, è meglio cavalcare l’onda cercando di approfittare della situazione, sia per avere un ritorno di immagine, sia per avere una speranza in più di poter attirare il maggior numero di fan ai loro concerti.
Del resto anche i Metallica e Steve Knightley degli Show of Hands, stanno percorrendo analoghi sentieri: che si stia davvero per giungere ad un cambiamento per quanto riguarda il modo di intendere e distribuire le opere musicali?