La causa in ballo tra Microsoft ed Alcatel-Lucent vive una nuova puntata e mette nel ruolino di marcia dell’azienda di Redmond una nuova importante vittoria. Tutto risale al Febbraio 2007, quando Microsoft si vide affibiata una multa da 1.54 miliardi di dollari a causa della sconfitta in tribunale dopo la denuncia della controparte. Oggetto del contendere: la licenza per l’uso delle codifiche MP3.
Microsoft portò in aula le proprie motivazioni dimostrando come avesse già saldato il proprio conto pagando 16 milioni di dollari alla tedesca Fraunhofer-Gesellschaft. Il nome “Fraunhofer” è infatti da tempo legato agli MP3 e sembrava dunque scontata la buona fede del gruppo difeso da Tom Burt. La sentenza, invece, andò in senso contrario: Microsoft fu considerata colpevole e si creò un pericoloso precedente grazie al quale Alcatel avrebbe potuto, in virtù dei propri brevetti, pretendere royalties da tutti gli altri gruppi utilizzanti la tecnologia MP3.
In agosto la sentenza era già stata rovesciata: la posizione Microsoft non poteva essere considerata scorretta e la multa non aveva pertanto motivazioni legali a supporto. La sentenza definitiva pone a tacere tanto il caso specifico quanto le eventuali future velleità Alcatel-Lucent contro il mondo degli MP3. La complessità della battaglia con Microsoft non è comunque sciolta: la molteplicità delle accuse reciproche ha costretto ad una suddivisione della battaglia in più tronconi, alcuni dei quali rimangono ancora in attesa di giudizio.
Microsoft non ha al momento rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sul caso, mentre Alcatel-Lucent ha confidato il proprio disappunto per la decisione. Il gruppo, tuttavia, non ha ancora indicato le proprie volontà circa un eventuale contro-appello per ripristinare i propri diritti sulla codifica MP3, la quale rimane pertanto sotto lo stretto controllo della Fraunhofer-Gesellschaft.