Mentre Windows 7 si prepara alla sua prima uscita pubblica al PDC di fine Ottobre, se ne parla già tanto e si delinea una rivoluzione netta che parte dall’interno, ma mantenga la retrocompatibilità con Windows Vista in termini di driver e programmi applicativi.
L’evoluzione tecnologica delle CPU spinge nella direzione del multi-core avanzato che prospetta l’utilizzo sino a 32 core in simultanea, di certo un po’ troppi per delle operazioni home-based che si prefigge di realizzare Windows 7. Il nuovo S.O. Microsoft dovrà supportare sempre più core e per far ciò ha bisogno di una “rivoluzione interiore”.
Il cuore di tutti i Windows da quando iniziarono ad apparire le nostre prime applicazioni desktop si chiama Win32. Win32 ha permesso a Windows di evolvere e di trovare una sua strada lasciando molti utenti soddisfatti. Purtroppo esso non supporta le operazioni asincrone e svolte in parallelo, grave mancanza per lo sviluppo in direzione multi processore. La soluzione a lungo termine trovata da Microsoft, che forse verrà implementata in Windows 8 (su cui già si lavora), è quella di sostituire Win32 con del codice scritto in .NET (linguaggio orientato agli oggetti ideato da Microsft in risposta a Java) che permetterà di usufruire di maggiori performance grazie ai più processori.
Windows 7 sarà toccato solo minimamente da questo cambiamento ma i primi passi saranno fatti proprio con questo sistema operativo e con Windows 7 Server (noto anche come Windows Server 2008 R2).
L’altra novità trapelata da indiscrezioni MIcrosoft è la rivoluzione della schedulazione user-level che attualmente su Windows Vista causa tanti rallentamenti poiché afflitta da overhead.