Linkem è una delle realtà più interessanti per il prossimo futuro del settore della banda larga italiana. Vincitrice del bando di concorso per l’assegnazione dell’uso delle frequenze del WiMax, Linkem, ha ottenuto di poter creare la propria infrastruttura wireless in 13 regioni Italiane pari a circa il 75% del territorio del nostro Paese.
Recentemente la Linkem ha anticipato le proprie offerte a banda larga su tecnologia WiMax, annunciando che da ottobre finalmente avrebbe aperto al pubblico la propria rete. Le offerte come abbiamo avuto modo di vedere sono molto interessanti e sono equivalenti se non superiori alle offerte di connettività classica su doppino.
Gli utenti italiani si aspettano molto dal WiMax e da tutte le aziende che hanno vinto il bando per l’uso di questa tecnologia e si chiedono come verrà sviluppata la copertura sul territorio italiano, quanto sarà efficace davvero questa tecnologia e che futuro “digitalizzato” ci aspetta nei prossimi anni.
Abbiamo la possibilità di chiederlo direttamente alla Linkem grazie all’Ing. Orazio Guarino, “Responsabile Offerta all’interno della Direzione Marketing Linkem”.
Ci si aspetta molto dal WiMax, soprattutto per tentare di colmare il grosso problema del Digital Divide che affligge una buona parte del nostro paese. Linkem a riguardo che progetti ha, cioè laddove avete avuto la concessione a costruire la vostra rete, privilegerete prima i grandi centri, oppure inizierete a coprire le zone dove al momento la banda larga è totalmente assente ma che è molto richiesta? Ci potete dare anche qualche altra anticipazione sulle prime zone coperte dal servizio? Il vostro primo comunicato era molto generico e il sito ancora di più, e la curiosità della rete è molto forte.
In realtà intendiamo muoverci in parallelo offrendo i nostri servizi sia in aree a digital divide che in aree metropolitane, dove già esistono offerte di connettività a banda larga. Il WiMax è una tecnologia che presenta indubbi vantaggi di efficienza rispetto alle alternative su cavo, consentendo di portare la banda larga a prezzi concorrenziali anche su territori sino ad oggi dimenticati dagli attuali operatori. In più, la possibilità di offrire servizi in mobilità, è un forte elemento di distinzione dalla classica ADSL e crediamo possa portare ad un’ampia diffusione del WiMax anche in ambienti già raggiunti dalla bada larga.
Partendo da questa considerazione abbiamo fissato delle priorità in termini di espansione geografica iniziando da Lombardia e Puglia. In Lombardia la nostra offerta MAX è già disponibile a Brescia città e in alcuni Comuni limitrofi in digital divide; in Puglia al momento il servizio è disponibile in alcune aree della città di Bari ed entro fine anno si completerà la copertura della città estendola anche ad alcuni Comuni prossimi al capoluogo pugliese.
In Lombardia per il 2008 estenderemo la rete a numerosi Comuni della provincia di Brescia, Bergamo e Lodi
Sempre entro la fine di quest’anno contiamo di portare l’offerta MAX anche in alcune aree del Lazio, del Veneto e della Calabria.
Alla comunicazione del lancio del vostro servizio, avete annunciato che agli utenti verrà dato una sorta di Modem/router WiMax da utilizzare in casa per collegarsi alla rete. Di questo prodotto però si sa molto poco, ci potete raccontare qualcosa di più sul suo funzionamento e sulle sue caratteristiche principali?
I Clienti MAX potranno scegliere tra tre differenti dispositivi. La MAX BOX che è un modem WiMax da tavolo di dimensioni ridotte (19x7x17) a cui collegare il proprio PC e fino a due telefoni, la MAX BOX WiFi esteticamente uguale alla MAX BOX ma con in più la funzionalità di router WiFi e la MAX CARD una scheda PCMCIA WiMax che consentirà di utilizzare i servizi offerti da Linkem anche in mobilità. Il dispositivo prescelto dal Cliente verrà fornito da Linkem in comodato d’uso gratuito.
Per avere una buona connessione è necessario ovviamente che il segnale WiMax sia forte e costante, molti utenti si chiedono perché non sia prevista, come nel caso dell’Hiperlan, l’installazione di un’antenna ricevente esterna. Com’è concepita dunque la rete WiMax, che raggio di copertura possiede? Non è rischioso affidarsi ad antenne indoor integrate solo nel router?
Non è assolutamente rischioso perché la progettazione della rete è stata effettuata proprio ipotizzando l’utilizzo di modem indoor.
È tecnicamente ineccepibile che le antenne outdoor presentino in alcuni casi dei vantaggi dal punto di vista delle prestazioni e probabilmente potranno essere utilizzate per una prossima offerta dedicata al mondo business. Tali vantaggi vanno però a discapito dell’immediatezza nella fruibilità del servizio.
Crediamo che uno dei grandi vantaggi offerti dal WiMax sia proprio quello di consentire al cliente che ha aderito all’offerta, di poter utilizzare i servizi il prima possibile.
La MAX BOX o la MAX CARD vengono consegnate a casa del Cliente pochi giorni dopo la sottoscrizione del contratto e in 5 minuti si è pronti per navigare su Internet.
Senza contare poi che tali dispositivi indoor consentono l’uso del servizio in nomadicità o in mobilità, non possibile con le antenne esterne installate su tetti e balconi.
La banda larga italiana non vive certo un periodo felice, l’ADSL classica sta soffrendo molto il cattivo stato della rete mentre l’Europa e il resto del Mondo stanno facendo invece passi avanti enormi. Rischiamo dunque di rimanere fortemente indietro.
Cosa ne pensate e secondo voi quali sono le attuali urgenze e possibili soluzioni della banda larga italiana e come il WiMax potrà ricoprire un ruolo principale in questo scenario?
Il problema che si pone di fronte a noi è abbastanza chiaro: occorre creare infrastrutture e bisogna farlo in tempi rapidi. Il sistema WiMax a questo riguardo, può offrire una risposta positiva perché non richiede cifre iperboliche di investimenti complessivi e non risulta invadente e pervasivo nei confronti del territorio e dei sistemi urbani. Pensiamo che la diffusione della banda larga nel nostro Paese sia possibile, anche nell’arco di pochi anni, ricorrendo ad un lungimirante ed equilibrato utilizzo delle tecnologie attualmente disponibili. Il cavo in fibra ottica e i sistemi radio, come il WiMax, possono convivere e, anzi, devono fare sinergia.
I vostri progetti futuri?
I nostri progetti futuri sono sicuramente ambiziosi. Nei prossimi 5 anni contiamo di realizzare una rete solida e affidabile, installando oltre 3000 stazioni radio base WiMax, e investendo una cifra vicina ai 200 milioni di euro. Con un obiettivo molto chiaro: oltre un milione di utenti nel 2012.