Sia i MacBook che i MacBook Pro sono stati completamente rinnovati. Prima della presentazione del nuovo MacBook Pro, Jobs ha lasciato la parola a Jonathan Ive per illustrare la novità costruttiva dei nuovi portatili.
Ive ha confermato (senza citarlo esplicitamente) il nuovo processo costruttivo. I nuovi portatili risultano più compatti e solidi dei precedenti modelli ma per poter raggiungere questo risultato è stato necessario ricavare il case da un blocco unico di alluminio. La vecchia tecnologia non poteva permettere un risultato simile. Inoltre i nuovi MacBook integrano quasi il 50% in meno di parti di costruzione.
Successivamente la parola è tornata a Jobs e a quel punto i nuovi MacBook Pro sono stati svelati. Come tutti i portatili ora integrano una trackpad del 39% più grande della precedente con tecnologia multitouch a quattro dita. Tale tecnologia è stata sviluppata tramite il software e una trackpad senza bottone e totalmente in vetro.
Fra gli elementi più interessanti del nuovo MacBook Pro c’è il processore grafico. La linea professionale integra due chip grafici Nvidia: 9400M e 9600M GT. Ma per quale motivo due chip? Il chip 9400M è considerato un chip grafico integrato ma dalle eccellenti prestazioni mentre il 9600M GT è un chip con qualità desktop.
La gestione delle due componenti grafiche avviene tramite un sistema di deleghe gestito dal portatile. La gestione della grafica con uno o l’altro chip porta un vantaggio a livello di batteria; 4 ore con il chip avanzato e circa 5 ore con il 9400M.
A livello prestazionale i nuovi Pro integrano rispettivamente un Intel Core 2 Duo da 2.4 Ghz e 2.53 Ghz con 2 GB di RAM nel modello base e 4 GB nel modello avanzato. Migliorato lo storage interno e infine anche loro integrano la nuova tecnologia video DisplayPort.
Fra le novità non di primo ordine ma presenti nei nuovi modelli professionali vi sono la chiusura magnetica del monitor, lo schermo lucido regolabile e infine l’indicatore della batteria laterale.