Addio DVD, Playboy vuole solo il Web

Il passaggio da una distribuzione materiale attraverso DVD ad una totalmente immateriale porterà un risparmio annuo di 12 milioni di dollari alla casa delle conigliette che così conta di tornare in pieno attivo nel 2009 dopo un ultimo anno di perdite
Addio DVD, Playboy vuole solo il Web
Il passaggio da una distribuzione materiale attraverso DVD ad una totalmente immateriale porterà un risparmio annuo di 12 milioni di dollari alla casa delle conigliette che così conta di tornare in pieno attivo nel 2009 dopo un ultimo anno di perdite

Playboy manda in definitiva pensione il reparto DVD e si prepara alla transizione ai file, e dunque all’immateriale, per il suo reparto entertainment. L’operazione rientra in una più grande ristrutturazione del gruppo finalizzata a contenere le spese per tornare in attivo già nel 2009. Sono infatti momenti difficili per il settore: il comparto online ha assorbito gran parte delle risorse ed i grandi gruppi che non hanno saputo adeguarvisi hanno pesantemente pagato dazio vedendo affievolirsi in modo preoccupante i ricchi bilanci del passato.

Nonostante infatti Playboy sia il mensile per adulti più letto del mondo e nonostante facciano parte del gruppo anche altre attività (dal canale satellitare, alla produzione di video, ai contenuti per cellulari, eccetera) lo stesso il gruppo aveva attraversato nei mesi scorsi evidenti difficoltà economiche. Ora solo con il taglio dei supporti fisici Playboy conta di risparmiare 12 milioni di dollari l’anno, ribaltando la situazione e tornando a proporsi con forza sul mercato.

Sarà necessario però tagliare anche 80 figure professionali (25 delle quali al momento già vacanti, su un totale di quasi 800 unità di forza lavoro full time), spendere 2 milioni di dollari in costi di ristrutturazione e 4 milioni per l’adeguamento dell’archivio. Anche per tali motivi Playboy ha ritoccato verso il basso le previsioni per il prossimo trimestre, in attesa di tornare in attivo poco più in là.

La transizione all’immateriale dovrebbe porre rimedio al crollo del 14% nei profitti registrato nell’ultimo anno. Ma non sarà solo l’abbandono dei DVD a compiere il miracolo: contribuiranno anche una nuova politica ecosostenibile, il taglio delle sezioni viaggi e materiali più leggera nella distribuzione cartacea. «La nostra forza è una grande potenza di crescita sia nazionale che internazionale, libri contabili a posto e una solida base di contante e finanziamenti […] Visto il declino del mercato dei DVD, usciamo da questo business per concentrarci sulla vendita dei contenuti online»: sono queste le parole usate da Christie Hefner, CEO del gruppo, nel memo con il quale ha annunciato le novità allo staff. È stato il padre, l’82enne Hugh Hefner, a preannunciare nelle settimane scorse il passaggio alla distribuzione online a salvaguardia della solidità dell’industria Playboy Enterprise.

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