Broadcaster contro lo spettro TV per il Web

La National Association of Broadcasters ha duramente criticato il progetto della FCC per utilizzare parte delle frequenze TV per la diffusione di Internet. Le emittenti TV statunitensi temono interferenze sul loro segnale e vogliono più garanzie
Broadcaster contro lo spettro TV per il Web
La National Association of Broadcasters ha duramente criticato il progetto della FCC per utilizzare parte delle frequenze TV per la diffusione di Internet. Le emittenti TV statunitensi temono interferenze sul loro segnale e vogliono più garanzie

Continuano senza sosta le pressioni sulla Federal Communications Commission (FCC), negli Stati Uniti, sull’adozione di un nuovo sistema per la diffusione di Internet attraverso le frequenze televisive. Dopo le recenti dichiarazioni di Google, interessata ad accelerare i tempi del progetto, una nuova doccia fredda giunge dalla National Association of Broadcasters (NAB), l’associazione nata per tutelare gli interessi dei principali network televisivi statunitensi.

Secondo la NAB, la possibilità sempre più concreta di utilizzare parte delle frequenze televisive per la trasmissione ad ampio raggio di Internet potrebbe comportare seri problemi ai segnali delle singole emittenti. Per la trasmissione dei dati verrebbe, infatti, utilizzata la porzione dello spettro resa libera dall’imminente passaggio dalla televisione analogica al digitale terrestre. Le frequenze dedicate a Internet sarebbero dunque contigue a quelle utilizzate dai network per la diffusione del loro segnale, condizione che potrebbe comportare l’insorgenza di numerose interferenze, specie con dispositivi non debitamente omologati. Per questo motivo, l’associazione dei broadcaster ha rinnovato le proprie critiche nei confronti della FCC, sempre più orientata a rendere operativo il suo piano per il wireless sullo spettro televisivo.

Attraverso un comunicato, la NAB ha rilevato alcune contraddizioni nella documentazione finora prodotta dalla FCC per verificare la bontà del progetto legato alle frequenze TV. «Sembra quasi che la FCC stia travisando i dati raccolti dai suoi stessi ingegneri. Qualsiasi analisi ragionevole del rapporto fornito dall’OET [l’ufficio tecnico della FCC, ndr] giungerebbe alla conclusione che i dispositivi non autorizzati che si basano sulla sola ricezione del segnale compromettono la chiara ricezione del segnale televisivo» ha dichiarato Denni Wharton, vicepresidente esecutivo della NAB.

Durante le fasi di test condotte negli ultimi mesi, molti dei prototipi basati sulla sola ricezione dello spettro non si sono rivelati particolarmente efficienti, creando numerose interferenze al segnale del digitale terrestre in buona parte delle simulazioni. Esiti migliori si sono registrati con i dispositivi dotati sia di ricevitore per lo spettro, sia di un sistema di geolocalizzazione integrato con un database in grado di agganciare la sola frequenza dedicata alla trasmissione di Internet. Valutati i primi risultati, la FCC ha confermato l’affidabilità di questi ultimi dispositivi, rinviando quelli basati sulla sola ricezione dello spettro a una nuova serie di test.

Le rassicurazioni fornite dalla FCC non sembrano, però, convincere ancora fino in fondo l’associazione dei broadcaster. Il timore di avere le frequenze disturbate dalle interferenze dei nuovi sistemi mantiene alto lo scetticismo presso la NAB, determinata ad avere ulteriori garanzie e prove maggiormente circostanziate sull’affidabilità dei nuovi dispositivi al vaglio dell’OET.

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