Il 1 Novembre è stato l’ultimo giorno di un elemento fondamentale della storia dell’informatica: Windows 3.11 è passato infatti a miglior vita, estromesso definitivamente dal mercato ed ormai relegato ad elemento da museo. Il sistema operativo era teoricamente fuori uso ormai da tempo, ma in realtà alcune (anche importanti) casistiche ne avevano prolungata la longevità fino ai giorni nostri. Ora è la BBC a notificarne la dipartita: addio Windows 3.11.
Chi nei primi anni ’90 muoveva i propri primi passi sui personal computer potrà forse rivivere antiche emozioni guardando una serie di video oggi ospitata su YouTube in memoria del primo vero Windows. Ai tempi Microsoft fece il grande passo: dal DOS si passò all’interfaccia grafica ed il gruppo iniziò con questo primo timido esperimento una cavalcata che portò Windows ad imporsi come tutti sappiamo. Nel 2001 Microsoft ha terminato il supporto al sistema operativo, ma fino al 1 novembre scorso ha ancora distribuito licenze per i sistemi embedded (tra i quali emerge il sistema di intrattenimento in-flight adoperato sugli aerei Qantas e Virgin).
Processore 8086/8088 da 10Mhz, 640Kb di RAM, 7Mb di spazio su hard disk: i requisiti per Windows 3.11 sono oggi risibili e la legge di Moore ha portato in 18 anni di innovazione a quelli che sono oggi gli eccessi di Vista.
La storia dei primi passi oltre il DOS compiuti dai tecnici di Redmond è oggi descritta su Wikipedia, lasciata alla memoria ed alla storia di quando Windows era poco più di un layer che rendeva più user-friendly il rapporto con il desktop. L’ultima versione è stata la 3.2 distribuita nel 1994, poi il silenzio fino al 31 dicembre 2001, data di chiusura del supporto. Sul sito Microsoft si trova ancora traccia di un importante update distribuito al fine di ovviare ai problemi del famigerato “Millennium Bug”.
Da oggi Windows 3.11 è soltanto un dischetto dentro una confezione, meritevole di una teca illuminata e di un capitolo apposito nel libro della storia dell’informatica: addio Windows 3.11.