Gill e Ken Murdoch, coppia scozzese di rispettivamente 54 e 66 anni, si sono visti recapitare una denuncia da parte di Atari per aver condiviso sui circuiti di filesharing il videogioco “Race 07”.
I legali di Atari hanno proposto alla coppia un accordo extragiudiziario: il pagamento di 500 dollari di danni più il valore di una copia originale del videogame. Davanti al rifiuto dei Murdoch, Atari ha iniziato a inviare lettere minacciose in cui veniva sottolineato che il costo di un eventuale processo sarebbe stato notevolmente più alto.
Tutto potrebbe sembrare perfettamente legittimo da parte di Atari, se non fosse che i due coniugi non abbiamo mai visto un videogioco in vita loro. Decisi a non cedere alle richieste della casa produttrice di videogames, i Murdoch hanno contattato la rivista “Which” per rendere la questione di dominio pubblico.
La rivista ha deciso di scoprire, a partire dalla vicenda dei due pensionati, quanti innocenti siano stati vittime di false accuse di violazione del copyright nel passato recente. L’editrice Sarah Kidner ha dichiarato:
È oltraggioso che gli avvocati accusino ingiustamente le persone per uso illegale del filesharing e penso che dovremmo bloccare questa tattica maldestra.
Atari si difende sostenendo che vi è stato un errore nel risalire dall’indirizzo IP al nominativo dei coniugi. È infatti possibile che i programmi di P2P camuffino il reale indirizzo IP sostituendolo con uno generato in modo casuale e, in questo modo, i legali sono risaliti erroneamente alla famiglia Murdoch.