Oltre ai colossi dell’IT, la crisi sembra non risparmiare anche i produttori di contenuti editoriali i cui destini sono legati alle tecnologie e al Web. Il rallentamento dell’economia e le altalenanti prestazioni del mercato finanziario stanno mettendo a dura prova la tenuta di alcune importanti società come Condé Nast, editrice della famosa rivista Wired. Stando ad alcune fonti vicine all’azienda, un primo ridimensionamento starebbe interessando la versione online di Wired con il licenziamento di circa il 10% della forza lavoro.
Il taglio avrebbe interessato al momento tre impiegati, cui andrebbero aggiunti un numero ancora imprecisato di collaboratori freelance. Stando alle informazioni fornite da Wired, la decisione di ridurre il personale sarebbe stata dettata dalla necessità di mantenere in ordine i conti, specialmente in visione del periodo buio prospettato per l’economia globale. «Prevediamo ricavi in crescita su base annua, ma non al livello che speravamo. Siamo preoccupati per il 2009 poiché non sappiamo che cosa ci aspetta. Stiamo prendendo provvedimenti per assicurarci una buona posizione» ha dichiarato Evan Hensen, redattore capo di Wired.com.
La riduzione del personale nella redazione online della famosa rivista si inserisce in un più ampio quadro di ridimensionamento approntato da Condé Nast. La società prevede un taglio complessivo del 5% del budget, che potrebbe portare al licenziamento di circa il 15% della forza lavoro della compagnia e alla chiusura di alcune testate come Men’s Vogue. Un futuro cupo, ma apparentemente meno pessimistico in Italia, dove Condé Nast intende esordire nel mese di febbraio con il primo numero della versione italiana di Wired.
La crisi non risparmia nemmeno Current TV, la televisione nata sul Web e fortemente voluta da Al Gore. La società ha da poco comunicato il licenziamento di circa 60 persone in tre dei suoi uffici dislocati sul territorio nazionale americano. L’operazione non costituisce semplicemente un taglio, ma anche un rinnovamento del personale per 30 nuove posizioni lavorative aperte. Il bilancio complessivo è dunque di un ridimensionamento di circa il 7% della forza lavoro di Current TV, che ammonta ora a 410 dipendenti. La decisione ha destato non pochi malumori tra gli impiegati della società. Alcuni sottolineano di aver ricevuto nel corso delle ultime settimane continue rassicurazioni sulla loro posizione per poi scoprire di essere stati licenziati da un giorno per l’altro. Current TV giustifica la propria scelta ricordando le 30 nuove posizioni lavorative aperte e il difficile momento dell’economia, condizione che comporta una riduzione dei costi per mantenere in regola i bilanci.
Oltre alle società produttrici di contenuti, anche le aziende che forniscono le piattaforme per veicolare la comunicazione online soffrono per la difficile congiuntura economica. È il caso del colosso dei blog Six Apart, che ha da poco comunicato l’intenzione di ridurre dell’8% la sua attuale forza lavoro. Stando alle prime informazioni, 16 dipendenti perderanno il loro impiego, mentre il management taglierà di circa il 15% i propri emolumenti. Una scelta inevitabile e frutto, anche in questo caso, di un profondo riassetto interno teso a ottimizzare le risorse e ad affrontare con basi più solide la crisi economica.