Dall’incrocio tra Google Trends e Google.org (la parte filantropica del tentacolare motore di ricerca) esce Google Flu Trends, un primo tentativo di utilizzare la potenza e i dati del motore di Mountain View per operare delle previsioni sulla realtà o quantomeno su eventi ricorrenti della realtà.
Dalla pagina di Google Flu Trends si possono guardare le previsioni sull’andamento dell’influenza per l’anno in corso, con anche riferimenti a quelli passati, sia per tutti gli Stati Uniti che per i singoli stati della federazione (non è pronta una versione internazionale), una rilevazione che a detta del Center For Desease Control And Prevention è più affidabile e tempestiva della loro.
Per arrivare ad un simile livello di predittività Google semplicemente fa una stima di quanto un certo numero (o panel) di parole chiave o combinazioni di parole chiave vengono cercate. Scavando nei loro archivi a Mountain View hanno scoperto che con l’approssimarsi dell’influenza la gente cerca sempre di più parole ad essa correlata, sia che si tratti di medicinali da acquistare che di informazioni sulla malattia che di materiale come siringhe.
Da simili indicatori dunque Google Flu Trends rileva e predice anche la crescita o il propagarsi del virus in una certa area (poichè può suddividere le ricerche in base alla loro provenienza), un esperimento non solo per il momento di successo (i confronti tra i dati degli anni passati di Google e del CDCP danno ragione al primo sia per accuratezza che per tempestività) ma anche e soprattutto rivoluzionario per come i dati della rete possano incidere nella vita reale.
Talmente i dati di Google Flu Trends sono buoni e veloci che gli stessi medici stanno chiedendo di ricevere le specifiche sul funzionamento del sistema di rilevazione per decidere se adottarlo al posto del loro vecchio metodo. Si attende dunque che uno studio in materia sia pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
«Da un punto di vista tecnologico si tratta solo dell’inizio» ha dichiarato Eric Schmidt, CEO di Google, intendendo come si tratti solo del primo esempio delle possibilità di analisi della realtà attraverso lo sforzo collettivo di ricerca delle informazioni che i suoi membri fanno online. Già Yahoo infatti utilizza un simile sistema per prevedere quali tecnologie saranno le più utilizzate o richieste.
«Da sempre la previsione è basata sull’analisi delle tendenze» spiega Hal Varian, capo del settore economico di Google «solitamente però un simile sistema non riesce a prevedere i momenti di svolta. Il nostro obiettivo dunque è cercare di superare quest’ostacolo».