Mobile Social Gaming

Mobile Social Gaming

In un precedente post avevo già fatto qualche considerazione sul cosa sta succedendo al mondo del mobile gaming. Passato un po’ di tempo dal lancio del nuovo iPhone 3G e del primo cellulare Android, continuiamo ad esplorare questo universo, prendendo spunto da quanto offerto da Hill Billy.

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Un FPS che mette in risalto le capacità ludiche dei nuovi terminali mobili. Niente di innovativo nei singoli aspetti che possiamo vedere: la Nokia anni fa lanciò sul mercato il suo N-Gage e PlayStation Portable e Nintendo DS fanno scuola nel mondo delle console portatili; La grafica ha una qualità diversi livelli sotto quella che siamo ormai abituati a vedere attualmente. E allora per cosa potremmo stupirci?

Ritengo che la vera rivoluzione è l’aver messo assieme gli elementi fin qui elencati in un unico dispositivo. Elementi che, arricchiti da alcune peculiarità proprie del mondo mobile e grazie alla connessione alla Rete, sono in grado di dar finalmente corso al mobile social gaming.

Una sera ho avuto modo di giocare a Spore sull’iPhone, e ho notato che l’accuratezza dei sensori di movimento è davvero notevole, il che mi ha permesso di divertirmi qualche minuto assieme a dei miei amici durante una festa. In un’altra occasione, ho potuto fare una partita a carte con una persona dall’altra parte del mondo mentre stavo aspettando il mio turno in una fila. Esperienze che fino a poco fa erano impensabili.

Certo, per alcuni aspetti c’è ancora molta strada da fare: l’autonomia dei device, in primis, è ancora troppo vincolante: se i device di oggi, usando solamente le funzioni telefoniche e poco altro, arrivano a malapena a fine giornata, non si può correre il rischio di trovarsi senza cellulare fin dalle prime ore del pomeriggio. Spero che a nessuno di voi ci sia mai capitato, ma è una cosa molto antipatica, posso garantire.

Anche la salsa social di questo cambiamento merita una riflessione, che sicuramente troverà interessanti spunti nei MMORPG come World of Warcraft e molti altri del genere.

Inoltre occorre capire quanto questo approccio possa beneficiare del casual gaming e di quanto invece se ne debba distaccare. Un FPS come quello del video ha un approccio al giocatore diametralmente opposto rispetto a Snake, che ha comunque reso famosissimi i “giochini” sui vecchi terminali Nokia.

Le acque comunque si muovono, e se Apple potenzia l’hardware del suo iPod Touch, qualcuno, già dal 2005, dava delle linee guida per il mobile social gaming. Leggendole, credo che solo oggi esistano tutti i presupposti richiesti per attuarle. Staremo a vedere, voi che ne pensate?

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