Il primo home computer progettato da Ser Clive Sinclair fu lo ZX80.
Messo in vendita a partire dal 1980 era molto caratteristico sin dall’aspetto, simile ad un’astronave dei film di fantascienza.
Rimase in produzione per poco più di un anno, e ne furono venduti circa 70.000 esemplari.
Si tratta del capostipite di una fortunata serie di home computer, seguito dallo ZX81 e poi dallo ZX Spectrum.
Come nella filosofia di Ser Clive Sinclair, questo computer veniva prodotto con un occhio di riguardo all’economicità a vantaggio dell’utente finale.
Per ridurre i costi lo ZX80 non era dotato di circuiti dedicati alle funzioni di input e output, funzioni che venivano svolte completamente dalla CPU creando, ovviamente, un rallentamento nella risposta tra la pressione sulla tastiera e la visualizzazione a monitor.
La tastiera era composta da una membrana che permetteva la digitazione direttamente sulla scheda madre, quest’ultima era dotata di una memoria ROM da 4KB in cui erano istallati il sistema operativo, un modulatore video e l’interfaccia per il registratore.
Lo ZX80 era dotato di una versione del linguaggio Basic prodotta dalla stessa Sinclair, si trattava di una versione molto limitata, che non poteva gestire numeri a virgola mobile.
Una novità interessante però era data dal fatto di non dover digitare lettera per lettera i comandi, ma ad ogni bottone erano associate più comandi attivabili tramite l’uso di appositi tasti funzione.