Nel post dedicato al modem abbiamo descritto cos’è e come funziona questo tipo di apparecchio; abbiamo preso in considerazioni i modem dial-up e ADSL, descrivendone caratteristiche e funzionalità.
In questo post descriverò un altro dispositivo, che ha cominciato a diffondersi nelle nostre case con l’avvento della tecnologia ADSL: il router.
Premetto che quello che noi abbiamo nelle nostre case è un router con funzionalità base, non certo confrontabile con i router che operatori e service provider hanno nelle reti di telecomunicazioni.
La descrizione di questo post farà riferimento ai router domestici che offrono accesso a larga banda e che sono spesso chiamati anche “residential gateway“.
Partiamo proprio dalla differenze rispetto al modem.
Diciamo subito che molti router (ADSL, per esempio) inglobano al suo interno le funzionalità del modem. Il router come il modem è in grado di fare la conversione di segnale tra interfacce diverse.
Ma il router introduce altre numerose funzionalità.
La più importante è sicuramente la possibilità di gestire molte più interfacce.
Se verso la linea telefonica l’interfaccia continua a essere unica (ADSL, ADSL2+ o altre), le connessioni verso il PC (che chiamerò d’ora in poi, interfacce LAN) possono essere più di una.
Detto diversamente, il router permette di gestire non solo un PC, ma un’intera rete domestica o una vera e propria LAN (Local Area Network).
E per gestire un’intera LAN il router mette a disposizione un certo numero di interfacce, anche molto diverse tra loro. Nella seconda parte del post vedremo qualche esempio.