Pochi giorni fa il New York Times ha pubblicato un bell’articolo sull’oramai instancabile legame che mette in relazione il Presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama al suo fido BlackBerry.
La sintesi del pezzo è questa: quanto sta accadendo alla Research In Motion, società produttrice dei noti palmari, è una botta di fortuna di proporzioni colossali.
Gli esperti di marketing sostengono infatti che la promozione che Barack Obama sta, suo malgrado, facendo ai BlackBerry (strumento dal quale il neo Presidente non si staccherebbe mai) è valutabile almeno per 25 milioni di dollari che, forse, potrebbe anche arrivare a sfiorare i 50 milioni.
Certo è che, tuttavia, parlare di fortuna è improprio. I BlackBerry sono dei dispositivi ai quali ci si può affezionare rapidamente (soprattutto per chi li usa come strumento di lavoro), e chi vi scrive ne è dipendente da diverso tempo. La qualità del prodotto RIM non è quasi mai stata in discussione e non c’è quindi nulla di strano nel vedere un Bold in mano a personaggi più o meno noti.
Ma Obama rappresenta, anche in questo caso, il massimo cui la RIM potesse aspirare: una personalità dall’immagine ancora positiva, la cui esposizione mediatica rimarrà per lungo tempo elevatissima.