L’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca non è stato solo un tripudio di bandiere e di streaming online. A poche ore dall’inizio ufficiale dell’incarico del 44esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, infatti, sono già stati presi seri provvedimenti nei confronti della prigione di Guantanamo, è stato lanciato il nuovo sito presidenziale, è stato firmato un serio intervento contro il digital divide. E se la rete sembra in qualche modo essere l’ombelico di gran parte degli interventi del nuovo Presidente, sarà proprio la rete lo strumento attraverso cui prenderà forma l’ennesimo progetto che porterà la firma di Barack Obama: Recovery.gov.
Barack Obama l’aveva detto: il suo mandato sarà all’insegna, innanzitutto, della trasparenza. Ed è in nome della trasparenza che Recovery.gov si propone come il sito con cui il Governo USA renderà conto ai cittadini del modo in cui i loro danari verranno sfruttati dalle istituzioni. In passato l’operato di Bush è stato spesso al centro delle critiche per il cattivo modo in cui il Governo precedente ha fatto uso del denaro pubblico, concentrandosi spesso su ragioni che poco avevano a che vedere con la salute dell’economia, il tutto con conseguenze oggi sotto gli occhi di tutti. Obama ha intuito la necessità primaria di non ripetere un errore simile e, prendendo di petto il problema, ha deciso di agire in contropiede: aperto l’ennesimo sito “.gov”, e sarà questo il punto di riferimento con cui i cittadini statunitensi potranno verificare il modo in cui i proventi delle tasse saranno utilizzati.
Il nuovo sito nasce come parte integrante dell’American Recovery and Reinvestment Act ed è stato presentato dal Presidente sul proprio canale YouTube:
Ad oggi il sito è fermo su di un semplice messaggio di benvenuto:
La dichiarazione di intenti è chiara: siamo qui, controllateci.