Forse molti di voi ricordano i ritocchi apportati da alcuni gestori (su tutti TIM e Vodafone) avvenuti l’anno scorso.
Oggi arriva la sentenza dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato che ha multato TIM e Vodafone con una sanzione da 500.000 euro ciascuno “per modifica unilaterale e sistematica dei piani tariffari senza fornire adeguate informative al consumatore”.
La sanzione, il massimo possibile applicabile nel caso in esame, farà giustizia di un provvedimento adottato dai due gestori che hanno innalzato unilateralmente le tariffe dandone comunicazione agli utenti via SMS.
Questa scelta dei due gestori scatenò un mare di polemiche da parte di utenti e associazioni di consumatori.
L’annuncio è stato dato dall’Associazione Altroconsumo che nell’agosto 2008 denunciò all’Authority i due operatori per pratiche commerciali scorrette sui rincari delle tariffe di telefonia mobile per “la mancanza di informazione e trasparenza ha impedito agli utenti di conoscere le caratteristiche delle nuove tariffe”.
Secondo un’analisi di Altrocosnumo questi rincari avrebbero portato ad un aumento tra i 49 e gli 83 euro l’anno a seconda della tipologia tariffaria dell’utente.
“Paolo Martinello”, presidente di Altroconsumo, ha commentato: “L’intervento dell’Antitrust dimostra la necessità urgente di introdurre la class action nel nostro Paese. L’istituto del risarcimento collettivo si adatterebbe perfettamente a casi come questi, dove, per tali pratiche commerciali scorrette, la multa acquista un significato formale e non restituisce alle migliaia di utenti le cifre incassate automaticamente dai gestori, senza che i consumatori avessero alcuna possibilità di essere informati e di scegliere. Ma la conversione del decreto milleproroghe al Senato ha confermato l’ulteriore rinvio a luglio della norma, e i disegni di legge pendenti sia alla Camera che al Senato sono ancora impantanati nelle commissioni competenti”.