Tutti (tranne qualche rara eccezione) i netbook presenti in commercio sono basati su architettura Intel Atom e sistema operativo Windows XP Home.
Freescale porta invece una ventata di novità proponendo un subnotebook che integra una CPU ARM su cui gira il sistema operativo Android di Google.
Il processore i.MX515 di Freescale è un’implementazione del core Cortex A8 di ARM funzionante ad una frequenza di 1 GHz, con 64 KB di cache L1 (32 KB per i dati + 32 KB per le istruzioni) e 256 KB di cache L2. La sola CPU ha un consumo di appena 0,5 W, mentre l’intero package non supera i 3 W.
Consumi così ridotti permettono di raggiungere un’autonomia di otto ore utilizzando batterie a bassa capacità, che salgono a dodici con batterie dotate di un numero maggiore di celle. Nonostante ciò con i netbook equipaggiati con questo processore è possibile svolgere funzioni che l’Atom di Intel gestisce in modo limitato o non gestisce affatto.
Infatti l’i.MX515 consente l’accelerazione in hardware di video HD a 720p che possono essere veicolati sull’uscita TV component, a cui si aggiunge il supporto OpenGL ES 2.0/OpenVG 1.1 e il deinterlacciamento video. L’unità di elaborazione delle immagini invece effettua rotazione, inversione e ridimensionamento delle immagini e del video, oltre all’applicazione di alcuni filtri grafici.
L’altra novità è l’adozione di Google Android, un sistema operativo inizialmente indirizzato a dispositivi mobile come gli smartphone, ma verrà garantito il supporto anche per le distribuzioni Ubuntu e Xandros.
Il prezzo dei netbook varia in base alla configurazione, ma non dovrebbe superare i 200 dollari.