Larry Brilliant, attuale executive director di Google.org – l’esperimento in chiave filantropa nato nel 2006 da una costola di Google – ha manifestato l’intenzione di lasciare la sua attuale posizione per divenire chief philanthropy evangelist di Google. A sostituire la sua posizione sarà Megan Smith, attuale executive di Google, con l’incarico di General Manager. Smith manterrà comunque il suo lavoro come vice presidente al New Business Development. Il rimpasto permetterà di allineare maggiormente le due divisioni di Google, contribuendo così a rendere la mission di Google.org sempre più concreta.
«Sono eccitato all’idea di divenire Chief Philanthropy Evangelist di Google», dichiara Brilliant all’interno del blog ufficiale di Google.org: «penso questo sia il miglior contributo che io possa dare a Google.org e nel combattere le minacce più urgenti dei nostri giorni: dai cambiamenti climatici alle malattie infettive emergenti, passando per la povertà e le cure mediche. Focalizzando le mie energie verso l’esterno spero di essere in grado di trascorrere più tempo a motivare le parti politiche, incoraggiare partnership private e pubbliche […] al fine di risolvere questi problemi».
La decisione nasce da una attenta riflessione sui tre anni di vita di Google.org e su quali potessero essere le mosse migliori per coronare al meglio la mission dell’ente filantropico, ovvero «usare il potere dell’informazione e della tecnologia per rispondere alle sfide globali della nostra era». Allineare ancor più Google a Google.org significa essere in grado di realizzare tecnologie sempre più innovative e scalabili e di trovare nuove soluzioni. I progetti di maggior impatto sono infatti nati, secondo Brilliant, grazie all’utilizzo preponderante della tecnologia e dell’informazione proveniente da Google, come possono testimoniare i progetti Flu Trends, RechargeIT, Clean Energy 2030 e PowerMeter.
Al cambiamento ai vertici seguirà una prima mossa strategica, ovvero l’inserimento di nuovi talenti nel campo dell’ingegneria e della tecnologia, con il compito di trovare soluzioni ai problemi più noti; «in questo periodo di crisi, il lavoro di Google.org con i nostri colleghi sparsi in tutto il mondo, al fine di sviluppare energia pulita e a basso prezzo, trovare e combattere le malattie prima che di diffondano in tutto il globo e realizzare piattaforme di informazione per le persone più bisognose, risulta più importante che mai», scrive Brilliant. A fondo post una conferma: Google continua a credere nel progetto filantropico avviato e continuerà soprattutto a riversare l’1% dei propri profitti ad arricchire le casse di Google.org. Il che equivale ad un vero tesoro per ogni attività benefica o di sviluppo avviata.