L’evento di presentazione in anteprima delle nuove tecnologie di Windows 7 è partito ieri con la keynote di Gabriele Castellani, leader degli Evangelist di Microsoft Italia. Il video non è cortissimo, ma sarà online per gli iscritti all’evento fino al 3 marzo.
La presentazione affronta diverse caratteristiche di Windows 7, ma i punti fondamentali sono:
- Le performance;
- Le funzionalità di sistema;
- L’interfaccia utente;
- La connettività e la sicurezza per applicazioni business (caratteristiche illustrate da Carlo Mezzanotte).
Le novità sulle prestazioni sono l’argomento più battuto, e certamente il più atteso. Una delle caratteristiche che colpisce di più è l’attivazione intelligente dei servizi: grazie al Service Control Manager, molti dei servizi tipicamente sempre attivi e in ascolto, si attivano solo allo scatenarsi di un certo evento, il che significa risparmio di memoria e di cicli macchina.
Sempre in tema di prestazioni, Microsoft dichiara di aver ottimizzato la gestione della memoria e del desktop manager Aero, di aver migliorato la gestione dei dischi e dell’indicizzazione delle ricerche, di aver ottenuto una gestione più efficiente dell’energia.
Quanto alle funzionalità, la novità più importante è l’introduzione della PowerShell 2.0, coadiuvata dalla nuova interfaccia grafica e la possibilità di creare script shell con transazioni, così da poter lanciare gruppi di operazioni, anche da remoto, ed essere certi che tutte siano arrivate a buon fine (commit) o, in caso contrario ripristinare la situazione iniziale (rollback).
Grazie alle nuove potenzialità degli script, sarà possibile anche concepire processi di installazione che tengano conto delle dipendenze da altri software.
È stata migliorata anche la capacità di gestione di architetture multiprocessore, Windows 7 riesce a far lavorare fino a 256 processori.
Sarà possibile inoltre montare dischi virtuali vhd e gestirli dalla macchina host, oppure effettuare direttamente il boot da un vhd, come fosse una partizione.
Anche l’interfaccia utente subisce alcune modifiche: la barra delle applicazioni (taskbar) assume nuove funzionalità, le icone forniscono informazioni sulle applicazioni in uso e raggruppano i file aperti da uno stesso programma, lasciandoci però selezionare il documento che ci interessa con una anteprima grafica. Il menu di avvio è personalizzabile e sono state introdotte alcune semplici “gesture” per l’interazione sul desktop (provate ad “agitare” una finestra, trascinandola rapidamente a destra e sinistra: vi libererete di tutte le altre.)
Anche se appare ancora abbastanza futuristica, è interessante la gestione dei dispositivi multitouch, poiché sono stati implementati driver e API per catturare diversi tipi di sensori.
Gabriele Castellani ci tiene a ribadire quanto i feedback degli utenti abbiano un ruolo importante nello sviluppo di Windows 7, ad esempio nel rendere meno invasivo lo User Account Control (UAC). Anche la retrocompatibilità è un elemento ricorrente, come anche le rassicurazioni sul fatto che il nuovo sistema operativo sarà più performante già sul parco macchine attuale.
Infine Windows 7 Enterprise fornisce diverse funzionalità per applicazioni aziendali, dalla comunicazione mobile (Direct access), al controllo del software installato sui PC aziendali (Applocker), al miglioramento delle prestazioni per collegamenti remoti (Branch Cache), alla virtualizzazione, fino alla sicurezza dei dati per i dischi rimuovibili e le pen drive (BitLocker).
Windows 7 ci aspetta con molte novità e molti di voi avranno già la versione beta installata su una macchina virtuale, che ne pensate?