Innanzitutto bisogna essere consapevoli che, una volta arrivato in azienda, il proprio Curriculum Vitae sarà oggetto di un’attenzione minima. Un rapido sguardo e via, si passa avanti.
Due presupposti per non scoraggiarsi: il primo è che il curriculum dovrà essere la sintesi perfetta e precisa della propria vita professionale. Il secondo è che, vista la pochissima attenzione che avrà, dovrà essere capace di colpire chi lo sta leggendo.
Questo non vuol dire scrivere con caratteri cubitali, utilizzando colori come il verde acceso e il rosso pulsante, sia chiaro. L’obiettivo è quello di valorizzare al meglio ogni esperienza, ogni singola competenza professionale: insomma, dimostrare di essere quelli “giusti”.
La costruzione materiale del curriculum prevede diverse categorie da analizzare singolarmente:
- Dati Anagrafici: non dovrebbe essere difficile. Nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza e via;
- Studi Compiuti: laurea, se posseduta ovviamente, prima di tutto; di questa va indicata l’università dove è stata conseguita, la votazione (a meno che non sia eccessivamente bassa) e il titolo della tesi. Al tutto va fatto seguire eventuali master e altri corsi, mentre non deve essere indicato il diploma a meno che il voto non sia estremamente positivo;
- Esperienze Professionali: qui va dato il meglio. Da segnalare ogni esperienza, indicando la posizione ricoperta, il nome dell’azienda e il periodo trascorso partendo sempre dalla più recente. Va comunque dato spazio a eventuali stage, mentre da omettere sono le esperienze non attinenti alla candidatura, ma solo qualora il passato professionale si rivelasse comunque già ricco;
- Esperienze Formative: qui eventuali corsi sostenuti, indicandone il nome, l’organizzazione, la durata e la votazione ottenuta;
- Conoscenze Informatiche: anche questa è una parte molto importante. Vanno indicati, a prescindere dal posto di lavoro, come base, i sistemi operativi di cui si ha competenza e le conoscenze in merito al pacchetto Office di Windows. Ovviamente se si ha conoscenza anche di altri applicativi e/o linguaggi di programmazione, questi sono i benvenuti. Non dimenticare poi eventuali referenze, soprattutto se queste sono espressamente necessarie per l’assunzione;
- Lingue Straniere: non bisogna far altro che indicare le lingue conosciute, evitando magari di attribuirsi un livello “scolastico”, e segnalando eventuali certificazioni o corsi specifici.
A tutto ciò si può aggiungere, ma non è obbligatoria, una sezione denominata Hobby e Interessi, in cui inquadrare la propria personalità. Anche questo potrebbe essere utile al selezionatore.
Non va assolutamente dimenticato di rileggere il curriculum, che va sempre scritto al computer, a meno che non venga espressamente richiesto di scriverlo di proprio pugno.
In ultimo, e questa è forse la cosa più importante, il curriculum va sempre chiuso con la dicitura “Ai sensi del DLgs 196/2003 autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le esigenze di selezione e comunicazione” e firmato a mano.