Google ha annunciato che è partito un nuovo servizio pubblicitario su Google News. Il popolare servizio di aggregazione notizie del colosso di Mountain View sarà infatti modificato con l’introduzione di pubblicità all’interno delle pagine di ricerca. La pubblicità non sarà mostrata spontaneamente all’utente che vada sulla pagina di Google News, ma solo a chi usi il suo motore di ricerca interno per scovare ulteriori notizie o filtrare quelle presenti.
Questa introduzione è per ora riservata ai soli utenti americani, ma è probabile che una volta soddisfatta dai risultati la società californiana espanderà il meccanismo a tutto il mondo. L’aggiornamento è stato inserito all’interno di un nuovo meccanismo di rifinitura delle notizie a cui l’utente ha oggi accesso.
Stando a quanto detto da Josh Cohen, Business Product Manager di Google:
La pubblicità sarà nel formato testuale classico messo accanto ai risultati della ricerca, in maniera simile a quanto vedete oggi sulle ricerche Google classiche o sulla ricerca su Google Book. In mesi recenti abbiamo sperimentato con una varietà di formati diversi, come pubblicità sovrapposte, video embedded da parters come AP. Abbiamo sempre detto che avremmo rivelato questi cambi quando avremmo potuto offrire una buona esperienza ai nostri utenti, publisher e pubblicitari e continueremo a cercare modi per produrre pubblicità che siano rilevanti per gli utenti e anche buoni per i pubblicitari.
Quello che potrebbe all’apparenza sembrare semplicemente un nuovo modo per monetizzare e fare profitti, rischia di aprire un caso legale dai risvolti sconosciuti. Google News è infatti non è un servizio con contenuti interni Google, ma un semplice motore di aggregazione che si basa su contenuti proprietari altrui e talvolta neppure concessi in licenza (con contenzioni ancora in corso). Il tentativo di fare profitti con Google News potrebbe essere interpretato dai fornitori originali dei contenuti come un tentativo di rubare loro spazi preziosi di sopravvivenza (i ricavi pubblicitari). E le reazioni stizzite non si sono fatte attendere.
Brian Tierney, capo esecutivo di Philadelphia Media Holdings (i proprietari del The Philadelphia Inquirer e The Philadelphia Daily News) ha commentato causticamente:
Quando Eric Schmidt [ndr: il capo esecutivo Google] dice che si preoccupa per l’industria dei giornali, sono lacrime di coccodrillo.
Della stessa opinione anche la famosa agenzia internazionale Reuters, che ha esplicitamente rifiutato ogni accordo di cessione di diritti a Google. “Non siamo certamente sorpresi da questa mossa”, ha detto Alisa Bowen, senior vicepresidente di Reuters, “La mossa mette Google News in posizione di competere con i publisher di notizie – dandoci ragioni per preoccuparci”.
Il dibattito continuerà di certo nei prossimi giorni visto che la fetta di mercato pubblicitario in ballo è molto larga e tutti vorrebbero tenerla per se.