Nei giorni scorsi alcune analisi avevano prospettato improvviso ottimismo attorno al gruppo eBay. Il titolo cade da tempo ormai e solo nell’ultimo anno il gruppo ha perso oltre il 60% del proprio valore di capitalizzazione. Ciò nonostante, per il futuro sembra comparire qualche speranza e la giornata di domani potrebbe essere importante in tal senso: il CEO John Donahoe ha infatti qualcosa da riferire a proposito di PayPal, ovvero il braccio forte di un marketplace sempre più penalizzato dalla concorrenza e sempre più fiducioso nelle sue appendici esterne.
L’intento di Donahoe dovrebbe essere quello di offrire nuovi contenuti che gli analisti possano masticare, rinunciando alla storia trita e ritrita del marketplace in declino. PayPal dovrà essere il punto di leva per risollevare il titolo: oltre al marketplace, infatti, eBay possiede asset in forte ascesa, asset che secondo Donahoe sarebbero scarsamente valutati nel computo generale del gruppo. E non solo la crescita rimane forte, ma i margini sono ancora molto ampi anche e soprattutto in un momento difficile come quello attuale.
In linea generale PayPal si colloca con ruolo di leadership tra gli strumenti di pagamento online alternativi alla carta di credito, ma rimane al momento sostanzialmente ai margini a livello di penetrazione di mercato: in doppia cifra negli Stati Uniti, PayPal non raggiunge invece il 10% di penetrazione in Europa. Ma il momento attuale potrebbe essere fecondo: l’utenza preferisce strumenti di pagamento sicuri e con budget limitati, preferisce opzioni di risparmio e preferisce inoltre brand che ispirano garanzia. L’opzione Bill Me Later, inoltre, potrebbe essere uno stimolo ulteriore.
«Qualunque mercato affrontiamo, cresciamo con una cifra multipla rispetto all’ecommerce»:il CEO PayPal Scott Thompson conferma le buone sensazioni, ma l’annuncio forte deve ancora venire. Nelle ore precedenti all’incontro si scommette sul mobile: PayPal potrebbe introdurre non soltanto i pagamenti in mobilità, ma anche una vera e propria piattaforma di sviluppo sulla quale andare a costruire nuovi mercati che si ispirino alla mobilità per offrire servizi agli utenti. La chimera dei micropagamenti rimane per ora un’immagine teorica e le sinergie con Skype sembrano ormai ad un binario morto. Il nuovo annuncio, però, potrebbe aprire porte nuove.
La fiducia attorno al titolo eBay parte da un presupposto basilare: il gruppo mantiene un brand forte e non ha bisogno di investire grandi cifre per mantenere e sviluppare le proprie soluzioni. PayPal è l’asset più ambizioso, Skype è un enigma ancora da risolvere, ma in generale le prospettive di lungo periodo rimangono buone tanto da meritare la raccomandazione d’acquisto di Barron’s. Le prossime notizie saranno fin da subito significative: il lungo periodo, in fondo, inizia domani.