Pace fatta tra Klausner e Google per la voicemail

Il colosso delle ricerche ha da poco raggiunto un accordo con Judah Klausner per l'utilizzo della sua voicemail visuale. Il nuovo patto fa tramontare la causa legale milionaria legata alla violazione di alcuni brevetti sulla segreteria vocale visuale
Pace fatta tra Klausner e Google per la voicemail
Il colosso delle ricerche ha da poco raggiunto un accordo con Judah Klausner per l'utilizzo della sua voicemail visuale. Il nuovo patto fa tramontare la causa legale milionaria legata alla violazione di alcuni brevetti sulla segreteria vocale visuale

Judah Klausner colpisce ancora. Dopo aver raggiunto accordi con società del calibro di Apple, Skype e LG Electronics per il suo brevetto su voicemail, il combattivo inventore ha fatto deporre le armi anche al colosso delle ricerche online Google. Stando alle prime informazioni, infatti, ora la società di Mountain View potrà utilizzare il famoso brevetto, grazie a un patto raggiunto privatamente con Klausner.

I dettagli sul valore economico dell’accordo raggiunto tra le parti non sono stati resi pubblici come già avvenuto con casi analoghi nel passato. Judah Klausner era diventato famoso nel corso del 2007 in seguito ad alcune azioni legali intentate contro talune società, tra le quali figuravano anche Apple e Skype, accusate di aver utilizzato senza le dovute licenze i permessi legati alla tecnologia “visual voicemail”. Tramite la sua impresa, l’inventore aveva così richiesto una considerevole cifra, pari a circa 360 milioni di dollari, come risarcimento per il danno subito dal mancato pagamento delle royalty.

Il brevetto della discordia, di proprietà della Klausner Technologies Inc., descrive il sistema utilizzato da alcuni terminali – come l’iPhone – per visualizzare l’elenco dei messaggi presenti sulla propria segreteria telefonica. Grazie a questo accorgimento, attraverso l’interfaccia del dispositivo mobile o del computer è possibile accedere direttamente a uno specifico messaggio vocale, senza dover necessariamente ascoltare tutti gli altri nella sequenza di arrivo. Una funzione all’apparenza semplice, implementata e migliorata da Klausner che successivamente decise di proteggere la sua invenzione con una serie di brevetti.

Dopo aver ottenuto accordi extragiudiziali con la maggior parte delle società citate in giudizio per la violazione del brevetto legato a voicemail, ora la società di Klausner sembra aver ottenuto un accordo anche con Google. Il colosso delle ricerche potrà dunque utilizzare voicemal, mentre Judah Klausner ha lasciato cadere le accuse in tribunale. Il patto raggiunto consentirà ora a Mountain View di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche per il suo Android, non incorrendo più nella violazione di alcuni brevetti legati alla gestione dei messaggi vocali.

Sul fronte europeo, intanto, l’operatore telefonico T-Mobile sembra aver voluto giocare d’anticipo, pagando i diritti della voicemail visuale di Klausner per ben 17 paesi del vecchio continente. La decisione apre la strada a una nuova serie di servizi per gli utenti di T-Mobile per ora disponibili solamente in alcuni paesi e principalmente sugli iPhone di Apple. «La casella vocale visuale sarà resa disponibile in Germania molto presto, sicuramente entro la prima metà dell’anno. L’applicazione sarà resa disponibile per tutti i telefoni cellulari con soluzioni hardware compatibili» ha confidato un portavoce dell’operatore telefonico.

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