Alla fine le major della musica ci sono riuscite. Dopo infinite pressioni e trattative, i prezzi su iTunes Store subiranno dei ritocchi sostanziali e, a partire dal prossimo aprile, la politica del “tutto a 0,99 $” subirà una rimodulazione.
Che Apple avrebbe cambiato i prezzi dello store musicale era già noto: l’aveva annunciato Phil Shiller al Macworld 2009. Tuttavia, non erano stati dati né tempi di attualizzazione delle modifiche, né ulteriori dettagli.
Stando ad un articolo comparso ieri sul Los Angeles Times, l’introduzione dei nuovi prezzi sarebbe stata fissata per il 7 aprile. Verrà dunque rotta la soglia psicologica dei 99 centesimi, con le tre fasce di prezzo annunciate: 0,69 $ per i brani più vecchi, 1,29 $ per le hit e i consueti 0,99 $ per le restanti canzoni, che secondo Apple dovrebbe costituire il gruppo più ampio a catalogo.
Con questa svolta epocale per l’iTunes Store, si saggerà per la prima volta la reazione dei consumatori al modello di business fortemente voluto dalle etichette della musica. E sebbene gran parte degli album completi si manterranno sui $ 9,9 nonostante gli aumenti, sono trapelate le condizioni secondo cui i vari brani verranno smistati nelle tre fasce di prezzo introdotte:
Restando fedeli all’economia di domanda e offerta, il prezzo dei download musicali sarà legato alla popolarità dell’artista. Gli artisti emergenti godranno di prezzi più bassi, mentre le tracce degli artisti più popolari si vedrebbero subito confinate nella fascia più alta. Persino i classici, come ad esempio “Born in the USA” di Bruce Springsteen, sono in lizza per il prezzo maggiorato. La maggior parte delle 10 milioni di canzoni presenti nel catalogo iTunes dovrebbero comunque rimanere ancorate ai 99 centesimi.