La guerra dei brevetti tra TomTom e Microsoft è presto finita. Le parti hanno convenuto la necessità di giungere ad un solerte accordo, evitando di approdare in tribunale perdendo il controllo della situazione. Tutto era iniziato con la denuncia Microsoft relativa ad 8 brevetti, ma TomTom aveva risposto con una controaccusa basata su 4 violazioni. Tra le parti si giunge nel giro di pochi giorni ad un accordo completo, che sana la situazione precedente e pone i paletti per i rapporti futuri, il tutto in un accordo di scambio reciproco di licenze per la durata di 5 anni.
Secondo quelle che sono le indicazioni offerte dal comunicato ufficiale diramato da Redmond, Microsoft non deve nulla a TomTom. Viceversa, non è dato a sapersi l’ammontare del dovuto a Microsoft per la licenza di tutte le 8 contestazioni avanzate nella denuncia originale. A livello di licenze la scelta è stata per una opzione mista: da una parte TomTom rinuncia all’uso delle tecnologie relative al file management tramite FAT, promettendo di rimuoverle dai prodotti entro il prossimo biennio; dall’altra si entra in uno scambio di licenze che sana entrambe le posizioni e pone immediata fine ad una querelle che si stava prospettando pericolosa.
«Siamo lieti del fatto che TomTom abbia scelto di risolvere la controversia amichevolmente entrando in un accordo di licenza. I nostri brevetti sulla navigazione automobilistica, che sono il cuore dell’avanzata esperienza automobilistica offerta a milioni di guidatori, sono state licenziate da molte compagnie, inclusi alcuni leader del settore della navigazione. […] Abbiamo potuto lavorare con TomTom per sviluppare un accordo di licenza che indirizzasse i loro bisogni ed i nostri in una direzione pragmatica». Le dichiarazioni di Horacio Gutierrez, responsabile Microsoft per le Licenze e la Proprietà Intellettuale, anticipano e preparano la strada alla correlata dichiarazione proveniente da Peter Spours, l’omologo responsabile TomTom: «Questo accordo pone una fine ai contrasti tra le due aziende. È stata abbozzata in modo da assicurare a TomTom il pieno rispetto dei propri obblighi sotto la GPLv2 riaffermando il nostro impegno nei confronti della comunità open source».
Da questo specifico caso molto ci si attendeva in relazione ai brevetti sul file system FAT. Se ne esce con una posizione ancora una volta controversa, con TomTom pronto a pagare per mettere al riparo la propria posizione, ma pronto altresì a rimuovere la tecnologia in uso per evitare di incorrere in ulteriori violazioni. Il gioco delle parti coinvolgente la comunità open source non partorisce dunque una risposta netta, ma permette comunque alle due aziende di trovare un accordo di vantaggio reciproco che costringe TomTom ad uno scambio di licenze al pari di quanto Microsoft ha già siglato con molti altri gruppi.