Dopo l’annuncio del Windows Marketplace for Mobile arriva subito anche l’attesa conferma dell’equivalente di RIM. Anche il BlackBerry dunque godrà di un negozio virtuale dove poter scaricare gratis o a pagamento applicazioni.
La partita sembra comunque giocarsi tutta sui diversi sistemi di remunerazione degli sviluppatori. RIM, infatti, ci tiene a precisare che al contrario di tutti gli altri “App Store” l’omologo della Research in Motion non darà il 70% dei proventi agli sviluppatori, ma l’80%, ed il resto sarà diviso con il carrier (che comunque guadagna anche dal traffico internet conseguente). Per i produttori del BlackBerry una mossa del genere significa continuare ad espandere la propria base utenti al di là della clientela professionale e dentro il mercato consumer.
E come Microsoft ha molto insistito sulla presenza di un’applicazione per Facebook, così RIM insiste sull’arrivo imminente dell’applicazione per VoIP programmata direttamente da Skype. Lo ha annunciato la stessa società al CTIA Wireless 2009, seguendo così solo di poche ore l’omologo annuncio effettuato da Apple per il proprio iPhone. Il software consentirà di effettuare telefonate gratuite tra device connessi ad internet, così come anche telefonate a pagamento tramite SkypeOut e il messaging. Non ci sarà invece possibilità, al momento, di effettuare videochiamate.
Inizialmente disponibile solo per gli Stati Uniti, il Canada e il Regno Unito, l’app store per BlackBerry arriva a completare l’offerta della concorrenza su un nuovo settore (quello delle applicazioni programmate da terzi) lanciato e per il momento controllato da Apple. È infatti Cupertino la principale scelta al momento per i programmatori indipendenti e non, anche se da Nokia ci tengono a precisare che sono in migliaia ad aver già scelto di programmare per Ovi.