Sembra che Sun non entrerà dentro IBM. Secondo il Wall Street Journal, l’offerta fatta da Big Blue è stata giudicata insufficiente dalla società di Santa Clara, cosa che mette a rischio tutta l’operazione poiché pone fine al diritto di trattativa in esclusiva.
L’offerta è stata di 9 dollari e 40 centesimi ad azione (quando le quote della società viaggiano intorno ai 5 dollari ad azione) circa 6,5 miliardi di dollari cash, ma non sarebbe stata l’unica cosa a far ritenere a Sun Microsystems che si trattava di un accordo non conveniente. Sempre secondo il Journal, i termini dell’accordo sarebbero stati eccessivamente flessibili, così tanto da far temere un ritiro all’ultimo momento.
La fusione tra le due aziende sembrava un’operazione perfetta anche in relazione al cloud computing, il nuovo settore in cui Sun si sta espandendo prepotentemente e che fa molto gola ad IBM. Non solo infatti la fornitura di server e di soluzioni ad enti governativi è un elemento di fascino della compagnia di Santa Clara, ma anche aree molto più moderne e dinamiche lo possono essere.
Adesso, a meno di clamorosi ritorni, ci vorranno dai 6 ai 12 mesi prima che le autorità antitrust possano indagare sulla regolarità di quanto accaduto ed eventualmente dare il via ad un procedimento legale. Le due aziende, almeno al momento, non hanno commentato le vicende degli ultimi giorni. IBM infatti detiene il 32% del mercato dei server mondiale e Sun il 28,1%: insieme avrebbero raggiunto il 42%, forse troppo per un settore dal valore complessivo di 53 miliardi di dollari. Addirittura se si considera unicamente la parte di mercato occupata dai sistemi Unix, la più importante in assoluto, i due colossi insieme avrebbero occupato il 65,3% percento del mercato (37,2% + 28,1%).