Durante la presentazione degli eccellenti risultati fiscali, si è tornato a parlare di netbook sulla spinta del calzante interesse da parte di pubblico e analisti per questo segmento di mercato. Per Apple, non fosse chiaro, i netbook sono spazzatura.
Non c’è niente da fare, a Cupertino i netbook non vanno proprio giù, e il malcelato sussiego con cui li snobbano trova le sue ragioni nella qualità e nella scarsa utilità, nonostante il loro recente, innegabile successo tra gli utenti.
Assediato dalle domande, Tim Cook ha espresso nuovamente la propria lapidaria opinione a riguardo:
Per noi è tutta una questione di fare grandi prodotti. E quando guardo a ciò che si vende nel mercato dei netbook, vedo solo strette tastiere, software terribili, hardware spazzatura, schermi molto piccoli, insomma un prodotto lontano dall’esperienza utente ottimale, anche se avesse una mela stampata sopra, onestamente. Non riteniamo di essere interessati a questo mercato nel modo in cui esiste oggi, e crediamo che nel lungo termine non sia qualcosa a cui gli utenti sono realmente interessati.
Con queste ultime parole, in buona sostanza, Tim Cook sottintende perlomeno un paio di cose, prima fra tutte che per leggere le mail o navigare su qualche sito in mobilità l’iPhone e l’iPod touch sono più che sufficienti. Appare anche chiaro che un portatile Apple non potrà mai (salvo nuovi e inaspettati sviluppi tecnologici) avere uno schermo più piccolo dei canonici 13″, per la semplice ragione che la tastiera ne soffrirebbe.
Infine una piccola considerazione. Quando Apple ha introdotto il primo iPod, non era il primo lettore multimediale della storia, così come quando ha introdotto iPhone, questo non era il primo telefono al mondo. L’innovazione di Apple non consiste tanto nella creazione di prodotti mai visti, quanto nella reinterpretazione di ciò che la concorrenza fa male. Ciò che Cook intende, dunque, non è che Apple non entrerà mai in questo segmento di mercato (è impensabile, soprattutto se dovesse continuare a crescere con questi ritmi), ma che se lo farà sarà sempre con lo stile e l’originalità che la contraddistingue. E noi non possiamo che esserne contenti.