Una nuova class action potrebbe presto tenere impegnati i legali di Apple. La società di Cupertino è stata da poco accusata di aver trascurato un malfunzionamento nei connettori MagSafe per l’alimentazione dei suoi MacBook che, in alcune condizioni, può portare alla produzione di scintille ed essere causa di pericolosi principi di incendio.
La richiesta per l’avvio della class action è stata depositata durante la scorsa settimana in una corte del Northern District nella città californiana di San Josè. Tom Broad, Naotaka Kitagawa e Jesse Reisman accusano Apple di aver messo in commercio i connettori MagSafe con un difetto di fabbrica che li porta progressivamente a logorarsi fino a diventare inutilizzabili e potenzialmente pericolosi per gli utenti dei MacBook e dei MacBook Pro. Il difetto riscontrato sembra dunque contraddire quanto dichiarato dalla società di Cupertino, che in alcuni documenti etichetta come “durevoli” i suoi connettori magnetici per alimentare i laptop.
Gli autori dell’accusa sostengono che il semplice utilizzo giorno dopo giorno del cavo di alimentazione porta a una inevitabile distruzione dello stesso e accusano Apple di essere da tempo a conoscenza del problema, ma di non essersi fino a ora attivata per risolverlo attraverso la progettazione di una soluzione più sicura e affidabile. Dopo aver riscontrato il malfunzionamento, i promotori della class action hanno dovuto provvedere alla sostituzione dei loro MagSafe, ma in due casi su tre a distanza di poco tempo il difetto si è nuovamente presentato con le medesime caratteristiche.
[credit: Shaun Hey]
Stando a quanto riportato nella richiesta di azione legale collettiva, il rivestimento in plastica del cavo tende a fondersi in prossimità del connettore MagSafe fino a esporre i cavi interni nei quali passa la corrente per alimentare i MacBook. Il materiale si surriscalda notevolmente durante tale processo e potrebbe dunque causare danni agli utenti o innescare piccoli focolai di incendio. «Mi ha praticamente ustionato appena l’ho sfiorato accidentalmente» dichiara Tim Broad nella documentazione presentatata presso la Corte Distrettuale.
Nelle 27 pagine per la domanda di class action compaiono inoltre numerose segnalazioni raccolte su forum e blog online, compreso il sito web di Apple. In molti raccontano di aver segnalato il problema alla società di Cupertino e di aver ricevuto in risposta un invito a consultare il centro di assistenza autorizzato più vicino. Nella maggior parte dei casi, l’assistenza provvede alla sostituzione del pezzo, ma solo dopo l’esborso di circa 80 dollari per il nuovo componente sostitutivo.
Per i tre promotori della causa, il problema interessa ormai diverse migliaia di utenti e sarebbe dunque opportuna l’istituzione di una class action per tutelare con un’unica iniziativa legale i diritti dei consumatori della mela. Se accettata dalla Corte, l’azione collettiva sarà orientata verso l’ottenimento di un risarcimento da parte di Apple per i costi legati alla sostituzione dei MagSafe difettosi e all’istituzione di una campagna per avvisare i consumatori sul difetto dei connettori sempre a carico di Cupertino. Il surriscaldamento dei connettori MagSafe aveva già causato alcuni problemi nel corso del 2007, inducendo la società di Steve Jobs a riprogettare i componenti aggiungendo una guaina in grado di resistere a temperature più alte, rivelatasi però poco efficiente. Come da tradizione in questi casi, Apple ha preferito non commentare la notizia in attesa dei prossimi sviluppi della vicenda.