Amazon ci crede. Il progetto Kindle giunge ad una nuova puntata, con un nuovo dispositivo di dimensioni maggiorate a far capolino con caratteristiche sostanzialmente in linea con quelle che erano le attese della vigilia. Kindle DX, però, non porta in seno soltanto un miglioramento estetico: l’aumento delle dimensioni dello schermo (9.7 pollici contro i 6 della versione precedente) significano un tipo di fruizione differente, una visibilità migliorata, un miglior supporto per realtà come i quotidiani ed un miglioramento generale dell’esperienza d’uso per l’utente.
Una caratteristica, ancora, non sembra convincere: il prezzo. Il nuovo Kindle, infatti, sarà distribuito al fianco della versione di dimensioni ridotte e con un prezzo aumentato di 140 dollari: 489 dollari per Kindle DX contro i 349 del Kindle originale. Se già la prima versione poteva far discutere in quanto a prezzo di mercato, il nuovo dispositivo fa sicuramente storcere il naso per la sicura diffidenza con cui verrà accolto. Amazon non sembra però particolarmente preoccupato: Jeff Bezos, CEO dell’azienda, sembra intravedere un uso di nicchia che non deve per forza raccogliere i favori delle masse, e tutto sembra infatti dipinto attorno a questa possibiità.
Tra gli accordi siglati prima del lancio ufficiale (il dispositivo arriverà sul mercato nei prossimi mesi) figurano tre gruppi quali Pearson PLC, Cengage Learning e John Wiley & Sons Inc., ovvero un insieme in grado di annoverare oltre il 60% delle pubblicazioni scolastiche. D’accordo sui piani di investimento anche alcune università statunitensi, dalle quale prenderà piede il progetto pilota per proporre Kindle al corpo studenti. L’idea di fondo è quella per cui i ragazzi, a fronte di un investimento iniziale cospicuo, sarebbero poi in grado di godere di prezzi minori per i libri di testo (prezzo standard delle nuove uscite fissato a 9.99 dollari), scontando così un periodo di ammortamento del dispositivo per poi iniziare a risparmiare concretamente sulle varie attività di studio. Serge Goldstein, chief information officer dell’Università di Princeton, taglia però corto: «stiamo cercando studenti interessati allo studio, non studenti interessati a Kindle». Disponibili in abbonamento, inoltre, i quotidiani che per primi hanno deciso di abbracciare la rivoluzione Amazon: New York Times, Washington Post e Boston Globe (quest’ultimo probabilmente non a caso visto che ne è stata messa seriamente in discussione nei giorni scorsi l’integrità economica e la sostenibilità finanziaria per il futuro).
Kindle e Kindle DX a confronto
Tra le maggiori peculiarità del nuovo dispositivo v’è una memoria da 4GB (3.3 disponibili) grazie alla quale poter archiviare libri e documenti. Oltre alla possibilità di ospitare file PDF con lettore nativo nel reader, infatti, il dispositivo è ora tale da poter archiviare qualcosa come 3500 libri, il che significa poter racchiudere all’interno del proprio dispositivo una intera biblioteca personale. La tastiera è un ulteriore aspetto oggetto di modifiche, ma nonostante i miglioramenti rimane un elemento poco pratico e di scarsa gradevolezza d’uso. Lo schermo, oltre ad essere di maggior ampiezza, è anche rotabile con adattamento automatico dei contenuti alle nuove proporzioni dello schermo. Migliorata la leggibilità grazie ad un contrasto ottimizzato dei caratteri.
La sensazione è quella per cui il nuovo Kindle sia il migliore della serie, ma che a differenza degli altri non abbia saputo stupire. Attorno al lettore Amazon per libri digitali è venuta meno l’alchimia che aveva suscitato il “wow” dei primi giorni, e ad oggi quello che voleva essere l’iPod delle librerie dovrà accontentarsi di qualche nicchia e curiosi early user. Un taglio sul prezzo potrebbe cambiare radicalmente il discorso, ma fino ad allora si lascia aperta una speranza per la concorrenza, la quale potrebbe avere ora buon gioco a sfidare il concept Amazon puntando proprio sulla leva del prezzo. Pungente l’analisi CNet: «Per certi versi, il Kindle DX è come il Segway: sì, è “cool”. Sì, rappresenta la promessa di domani. E sì, certamente gli amanti dei gadget con un certo tipo di disponibilità economica ne compreranno uno. Ma per un prezzo di più di 500 dollari (se si includono tasse e cover protettive opzionali), molta gente esiterà. E molti stanno aspettando un e-reader touchscreen che offra maggiori opportunità per note ed appunti».
Sul futuro, al momento, nessuna indicazione. Non è comparso l’ipotizzato touchscreen ed Amazon suggerisce addirittura una remota possibilità per cui prima o poi si possa arrivare ad una superficie di lettura non in tonalità di grigio, ma a colori. Il gruppo stesso vede nel nuovo “DX” una versione 2.5 del Kindle iniziale, il che in effetti ben delinea lo stato di “lavori in corso” vigente su un dispositivo che, partendo da un’idea di forte impatto, non ha poi saputo ancora maturare in pieno le proprie potenzialità. Se l’iPod deve essere il termine di paragone, però, nessun problema: anche il player Apple impiegò non poco tempo ad imporre il proprio modello, ma poi è andata come tutti ben sanno.