Le metodologie del crowdsourcing possono essere utilizzate con buoni risultati per quanto riguarda la raccolta dati distribuita sul territorio.
Waze ha applicato questo concetto realizzando uno dei primi programmi, se non il primo, capace di registrare e aggiornare le condizioni del traffico basandosi sui dati generati dai dispositivi mobili, sfruttando la piattaforma Android.
Diversi sono i metodi di gathering delle informazioni: il primo, del tutto anonimo e automatico, si basa sull’inferenza delle condizioni della viabilità dalla posizione GPS trasmessa dallo smartphone ai server di Waze. Quando infatti si è in coda su una strada, la distanza tra una rilevazione e l’altra nell’unità di tempo è molto breve, rispetto a quando invece si viaggia in condizioni di viabilità normale.
Sempre dal proprio dispositivo è possibile segnalare incidenti, ingorghi, lavoro in corso ed errori della mappa, che verranno condivisi con gli altri “wazers” in tempo reale.
Anche la cartografia beneficia di questi sistemi: quando viene rilevata una posizione GPS che non corrisponde a nessuna strada memorizzata nei server, questa viene automaticamente aggiunta. A disposizione anche una modalità di editazione manuale delle mappe, un po’ come succede per OpenStreetMap.
Attivato, per ora, nella aree di San Francisco, Chicago e Boston, maggiori informazioni su Waze sono reperibili nelle loro FAQ. Sempre dal loro sito, è possibile segnarsi per partecipare alla fase alpha di testing del prodotto nelle località USA precedentemente indicata. Il prodotto, infatti, è già stato usato con successo in Israele.