All’inizio dell’anno Psion aveva accusato diversi produttori di netbook di violazione dei diritti per aver utilizzato un marchio registrato senza il pagamento delle royalties.
Finalmente, la vicenda ha avuto un epilogo positivo, specialmente per Intel, alla quale Psion aveva chiesto di liberare il dominio netbook.com e il risarcimento dei danni, inclusi i profitti derivati dall’utilizzo del marchio “netbook”.
Psion dunque ha ritirato tutte le richieste e non chiederà nessun corrispettivo per l’utilizzo del termine netbook, facendo decadere la registrazione del marchio e consentendo a tutti i produttori di pubblicizzare i loro prodotti futuri senza pericolo di denunce in tribunale.
Non è noto se Intel abbia versato una somma di denaro nelle casse di Psion per risolvere la questione in modo amichevole, ma considerata l’importanza che la casa di Santa Clara attribuisce al mercato dei netbook, sono in molti ad ipotizzare l’utilizzo di tutte le “armi” a disposizione di Intel (soprattutto economiche), per risolvere la questione nel minor tempo possibile.
Ad ogni modo, tutti i produttori hanno continuano nel frattempo ad inserire il termine netbook nei loro annunci pubblicitari, senza nessun timore. Forse sapevano già che l’intenzione di Psion era solo quella di guadagnare l’attenzione del mercato ed eventualmente anche un profitto?