Dopo le molte anticipazioni sciorinate nei mesi scorsi, Microsoft ha dichiarato di essere pronta a svelare il suo nuovo antivirus gratuito. Al momento il software è in una fase avanzata di test interno, cosa che solitamente precede di poco le prime fasi di test esterno, cioè con i primi utilizzatori. Il tutto, peraltro, nel momento in cui il progetto oneCare va ad esaurirsi e l’impegno Microsoft nel mondo degli antivirus passa ad una dimensione nuova.
La beta del nuovo servizio, che si chiamerà Morro (come una spiaggia di Sao Paulo) è stata dunque data in arrivo tra poco, senza una data specifica, ma molti pensano che Morro sarà pronto per il 22 Ottobre assieme a Windows 7. Il risultato di tanto sforzo secondo Redmond sarà un’applicazione per tutti in grado di rivaleggiare con i prodotti meno costosi (40 dollari l’anno) e più basilari delle compagnie leader nel settore.
E proprio tali compagnie, come Symantec o McAfee, dichiarano di non temere la concorrenza di Morro definendolo «una versione rimaneggiata di Live OneCare». Live OneCare è il servizio a pagamento per la pulizia e la sicurezza del pc lanciato tre anni fa da Microsoft che si è poi rivelato un evidente insuccesso commerciale. Del resto esistono già molti tipi di antivirus gratuiti in rete che non hanno intaccato gli affari delle grandi compagnie.
Quello della sicurezza infatti è un business molto florido che si basa principalmente sul duopolio Symantec e MacAfee che gestiscono a tutti i livelli (dal singolo privato all’enterprise) con soluzioni diverse e di diverso prezzo la sicurezza della navigazione e delle informazioni.
Ora però la questione è diversa poichè non c’è nulla da pagare e da Redmond assicurano che Morro è in grado di rilevare virus, trojans, malware, spyware e tutti i nuovi tipi di minacce. Dunque non sarà qualcosa di appetibile ai grandi gruppi industriali, ma magari ai privati e alle piccole e medie imprese. Il software però non potrà essere incluso nei sistemi operativi: per non indispettire l’antitrust andrà scaricato come un’applicazione comune.